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Risparmio di petrolio? all'italia conviene, in ogni senso...

Creato il 20 ottobre 2010 da Alessandro @AleTrasforini
La quantità di energia liberata dalla combustione del petrolio è impressionante: facendone bruciare una tonnellata, potrebbero essere sprigionati oltre 42 miliardi di Joule. Una cifra impressionante, che rende dal un lato tributo alle potenzialità degli idrocarburi, ma dall'altro croce relativamente all'inquinamento che queste fonti energetiche producono e che sono, purtroppo, sotto gli occhi di tutto il mondo.
Allenandosi a rinunciare all'oro nero, l'essere umano potrebbe pian piano trarre indubbi benefici.
Quantomeno nella sola Italia, i vantaggi potrebbero essere enormi.
E' quanto emerge, in sintesi, dal rapporto presentato nel corso della seconda conferenza nazionale sull'efficienza energetica.
Incontro promosso da Enea e Fire (Federazione italiana per l'uso razionale dell'energia), capace di mettere in mostra cifre di risparmio rilevanti, oltrechè benefici innegabili.
Rapporto promulgato dall'Associazione Amici della Terra, con risultati significativi: ipotizzando un risparmio di petrolio quantificato in 86 milioni di tonnellate di petrolio equivalente, nel periodo 2010-2020 potrebbero arrivare notevoli risparmi economici.
Il risparmio porterebbe a benefici in bollette quantificabili in oltre 25 miliardi di Euro, con un incremento del valore aggiunto pari a 116 miliardi.
Tutto ciò, sorprendentemente, inquadrando un miglioramento in cifre prossime allo 0,7% del PIL della sola Italia.
Il rapporto emesso va nella direzione di integrare e combinare tra loro politiche di risparmio per l'efficienza energetica con il ricorso, incentivato, alle fonti rinnovabili.
Secondo Rosa Filippini, presidente di Amici della Terra, "L'efficienza energetica offre una prospettiva a lungo termine per l'occupazione e garanzie per l'ambiente. [...]"
Garanzie occupazionali quantificabili, stando ad un rapporto di Confindustria, in circa 400mila imprese e 3milioni e mezzo di potenziali addetti. Andrea Malocchi, responsabile del centro studi dell'Associazione, ai benefici economici si accostano anche ineguagliabili benefici ambientali, per i cittadini e per lo Stato.
Le previsioni sulle cifre parlano, infatti, da sole:
"[...] meno 19,7 miliardi di costi ambientali nei prossimi 10 anni (di cui 8,9 per il bilancio pubblico legati tagli alla sanità e alla CO2); per le detrazioni fiscali del 55% la stima totale del periodo 2007-2010 è di 2,5miliardi; in relazione ai certificati bianchi si stima un taglio di 52 milioni di tonnellate di CO2 tra il 2008 e il 2012, con un risparmio compreso tra 780 e 1.300 milioni di euro. [...]"
RISPARMIO DI PETROLIO? ALL'ITALIA CONVIENE, IN OGNI SENSO... Che aspettiamo, dunque, a diventare migliori amici dell'astronave Terra?

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