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RISPARMIO ENERGETICO -seconda parte

Da Biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Impianti più efficienti
Il più semplice intervento per aumentare l'efficienza energetica di una casa o di un condominio è la sostituzione dell'impianto termico con uno più avanzato. Le
 caldaie a condensazione, che costano di più rispetto a quelle tradizionali, permettono di recuperare parte del calore contenuto nei gas di scarico sotto forma di vapore acqueo, raggiungendo rendimenti più alti (il costo per un condominio con 20 appartamenti è di 2.200 euro circa). A partire dall'agosto del 1994 sono diventati obbligatori (DPR 412 del 26/08/93) i controlli sull'efficienza degli impianti termici, per cui va eseguita una manutenzione certificata almeno una volta l'anno, sia su quelli centralizzati che su quelli autonomi: gli interventi più comuni riguardano il controllo della temperatura e dei fumi del camino, la pulizia della caldaia e la regolazione della combustione del bruciatore con lo scopo di mantenere sempre efficiente l’apparecchio.

Evitare gli sprechi. 
Elettrodomestici di classe A, ma non solo. Utilizzare
 lampade a risparmio energetico, led, sensori di presenza e di luce diurna permette di tagliare la bolletta ed evitare sprechi. Per le aree comuni in un condominio si può anche prevedere una regolazione automatizzata in tutti gli ambienti che devono essere illuminati (aree di passaggio, scale, ascensore, locale caldaia, aree di manovra e garage). Il costo per le lampade in un alloggio di 100 metri quadrati indicativamente è di 100-200 euro. Soprattutto in condominio è importante anche l’efficienza dell’ascensore: uno di ultima generazione permette un risparmio fino al 20% sulla bolletta elettrica condominiale, grazie a dispositivi che spengono la luce quando la cabina è vuota, regolano le salite in base alle chiamate e ottimizzano la resa del motore. L'investimento iniziale, però, è molto alto e per un piccolo palazzo si può arrivare a una spesa di 40.000 euro.
Energia verde.
L’investimento iniziale per
 pannelli solari o per un impianto fotovoltaico non è da poco, ma con il tempo si viene ripagati da bollette meno care. L'impianto a pannelli solari è indicato per la produzione di acqua calda, magari in un sistema integrato con la caldaia. Ci vogliono dai tre ai sei anni per recuperare l’investimento(di circa 2.500 euro per una famiglia di 4 persone), tenendo conto anche della detrazione del 55%. I pannelli fotovoltaici invece producono elettricità dall'energia solare: hanno un costo elevato, ma beneficiano degli incentivi in "conto energia” perché per i primi 20 anni dopo l'installazione l'utente viene remunerato in base ai kWh prodotti ed è possibile anche ottenere finanziamenti che verranno ripagati dallo stesso conto energia. L'investimento iniziale, di circa 21mila euro per una famiglia di 4 persone, si recupera entro 10 anni.
La classe energetica.
Per determinare la classe energetica della propria abitazione bisogna però affidarsi a un tecnico chiamato appunto “
certificatore energetico”. Esistono anche dei calcolatori “fai da te”, ma la complessità della valutazione dei singoli interventi non li rende davvero alla portata di tutti. Per esempio: si potrebbe avere una nuova caldaia ma infissi non adeguati ed ecco che il dispendio energetico rimane abbastanza invariato. O, al contrario, si possono avere finestre super schermanti, ma una casa costruita prima degli anni Settanta che non è sufficientemente coibentata sulle pareti esterne e il tetto. Infine, dopo ogni intervento si deve regolare nuovamente il riscaldamento altrimenti ci si troverà una casa sempre più calda e la bolletta invariata. Per i condomini esiste anche una figura specializzata, ancora poco diffusa in Italia: è l’energy manager, una sorta di amministratore condominiale dell’energia in grado di razionalizzare investimenti e spese a beneficio di tutti i condomini.

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