Sabato è uscito il mio articolo su UNICO People & Style. Come sempre, per le appassionate di bon ton, lo riporto di seguito. Buona lettura!
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“La “seconda volta” richiede una cura particolare alla sobrietà ed alla discrezione, e quindi le persone vedove o divorziate che affrontano le seconde nozze, sicuramente felicissime di farlo e forse un po’ meno spaventate della prima volta, dovranno fare particolarmente attenzione al buon gusto ed alle buone maniere. Ogni sfumatura e ogni dettaglio sarà quindi improntato a seguire le regole del bon ton che, soprattutto nel secondo matrimonio, sono indispensabili per non cadere in brutte figure.
Le partecipazioni devono essere diverse dalle solite, perché le nozze non saranno annunciate dalla famiglia, ma dalla coppia, che spesso già convive.
In municipio, in chiesa o nel luogo romantico scelto dagli sposi vanno indossati vestiti sobri e semplici; la sposa è libera di valutare ciò che preferisce, ma l’abito bianco, segno di purezza, è naturalmente piu’ indicato per le prime nozze. E quindi sono consigliati toni pastello per un abito elegante e raffinato, senza velo, da sostituirsi eventualmente con un meraviglioso cappello! E per un festa che ha il sapore dell’essenza, niente di meglio che invitare solo gli amici più intimi, scelti con cura.
Può capitare che gli sposi in seconde nozze abbiano dei figli da relazioni precedenti; in questo caso è importantissimo dare grande prova di sensibilità, cercando di coinvolgere ovviamente il piu’ possibile eventuali figli nati dalla propria unione, ma ancor di piu’ quelli dei matrimoni precedenti, che solitamente sono meno inclini ad approvare il festeggiamento. Quindi è apprezzabile la premura di parlarne con loro, nei tempi e nei modi dovuti, senza metterli di fronte al fatto compiuto. Inoltre, se si desidera che partecipino al matrimonio, è buona norma richiedere il consenso anche al primo coniuge. Insomma, è tutto un po’ piu’ macchinoso in questa situazione, ed ecco perché le buone maniere ed il buon senso possono aiutare ogni coppia a sapere cosa è meglio fare o non fare, anche in funzione di come si sono instaurati i nuovi rapporti ed interrotti i vecchi. Ricordando sempre che i bambini non ne possono nulla delle nostre scelte di vita!
La cerimonia sarà basata su un rito elegante ma discreto, con l’obbligo dei testimoni ma senza paggetti e damigelle; allo sposo spetta sempre il compito di fare come ultimo regalo il bouquet per la sua sposa. Dopo la cerimonia gli amici piu’ intimi li raggiungeranno in un buon ristorante per una colazione oppure, se è sera, per una cena. Evitando le torte monumentali con gli sposini di zucchero che si abbracciano e si baciano, ci si potrà invece lanciare in frizzanti brindisi per sancire una nuova meravigliosa unione. E se gli sposi sono particolarmente “festaioli” sarà molto gradita nei giorni successivi una festa allargata con tutti gli amici.
Sì ai regali, sicuramente piu’ personali e meno casalinghi se la coppia convive gia’ da tempo, ma senza obbligo in quanto in seconde nozze il regalo è facoltativo. E perchè non cogliere l’occasione per donare qualcosa di utile e solidale a chi, a differenza di noi, ha veramente bisogno di ricevere?
Infine il viaggio di nozze. Anche questo a discrezione e non d’obbligo. Ma chi ci vorrà rinunciare? E quindi, immediatamente dopo le nozze o nei mesi successivi, lasciamo che ogni coppia in seconde nozze possa sognare e vivere quei momenti unici e indimenticabili come dei ragazzini di vent’anni!”
A presto… Monia!
