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Rissa a Pantelleria, quattro arresti dei carabinieri

Creato il 05 aprile 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

Mercoledì nel primo pomeriggio l’Ufficio del Giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto dei 4 soggetti ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di rissa, lesioni personali, porto e detenzione illegale di armi clandestine.

Fatti commessi a Pantelleria, all’interno del locale “Tikkiriki” nella notte tra il 30 e il 31 marzo scorso. Nello specifico  il GIP del Tribunale di Marsala ha convalidato tutti e quattro gli arresti, applicando la misura cautelare e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per tre volte alla settimana rispettivamente per Almanza Giuseppe Dario, Dani Gabor, Bonomo Sandro Ciro, rispettivamente 23enne, 32enne rumeno, 24enne privi di pregiudizi penali, tutti e tre accusati del reato di rissa e lesioni personali aggravate.

Rissa a Pantelleria, quattro arresti dei carabinieri

Per Sarca Adrian Florin, 24enne rumeno, invece, la magistratura giudicante ha disposto l’applicazione della misura cautelare in carcere; infatti la sua posizione rispetto agli altri tre arrestati risulta più grave, in quanto, nell’evolversi della rissa, scaturita per futili motivi e da un lancio di oggetti, esplodeva nei confronti di Almanza Giuseppe due colpi d’arma da fuoco, attingendolo alla gamba, per puro caso senza ulteriori conseguenze.

In seguito alla rissa nessuno riportava ferite o lesioni preoccupanti, ma solo ferite guaribili nel massimo nel periodo di 15 giorni ed in particolare:

Almanza Giuseppe Dario, dimesso dal locale ospedale Nagar  con prognosi di 15 giorni poiché affetto da “ferita d’arma da fuoco con foro di entrata ed uscita gamba destra”;

Gabor Dani,con prognosi di  7 giorni per“trauma cranico” ;

Bonomo Sandro Ciro, con prognosi di 7 giorni per“trauma cranico con ferita lacero contusa, lesione della galea e microlesione teca cranica”;

In seguito alla rissa è sequestrata poco vicino dal luogo dell’accaduto la pistola utilizzata dal Sarca, una LUOGER cal 9, un’arma della Seconda Guerra Mondiale con matricola abrasa e con il colpo ancora in canna:  l’arrestato se ne era subito disfatto, cercando di sviare l’attività investigativa dei carabinieri e attenuare le proprie responsabilità.

La sentenza di convalida ha di fatto confermato l’attività investigativa posta in essere dai militari dei carabinieri della Compagnia di Marsala, con l’ adozione di  misure coercitive pesanti, che sono da deterrente al verificarsi di tali episodi particolarmente gravi .


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