Liliana Adamo da Luxuryonline.
Continua la rassegna sui ristoranti creativi. In Umbria e Toscana, luoghi di grande fascino, si scopre una cucina d’indubbia qualità e a “km zero”; tradizione sì, ma anche elaborate sperimentazioni, sapori e accostamenti arditi.





In Umbria, il “Ristorante Pizzaioli Emigranti di Perugia”, non è la solita pizzeria, ma si rivolge a un pubblico eclettico e moderno, che ama sperimentare. Gli ingredienti sono quelli classici: prodotti a Denominazione d’Origine Protetta, mozzarella di bufala campana in testa; i risultati sono versatili, alternativi, originali. Si trova in Via Guardabassi.




Il “Giglio D’Oro”, a Orvieto, vanta una scenografia impareggiabile: ubicato a ridosso del Duomo, in una delle piazze più spettacolari al mondo, è un ambiente moderno, elegante e curato nei dettagli; nelle sere d’estate si può mangiare all’aperto, a lume di candela, circondati da un’atmosfera incantata. La cucina trae ispirazione dalla tradizione regionale per cimentarsi in modo creativo, esaltando caratteristiche e genuinità delle materie prime.
Rispettivamente, di una menzione assolutamente speciale sono degni: il “Tempio del Gusto”, a Spoleto, in Via Arco di Druso, sorto sulle rovine di un antico sacrario, sulla vecchia strada proconsolare. Ci son volute ben tre generazioni entusiaste d’arte culinaria per arrivare all’esito odierno di questo ristorante, che si distingue per uno spiccato senso d’ospitalità e una cucina che rispecchia pienamente la fama acquisita nel tempo.






“Da Luciano”, sul lungolago di Passignano sul Trasimeno, un ristorante che rappresenta la pietra miliare della ristorazione, iniziata nel lontano 1958. La cucina vanta una peculiarità d’eccellenza assoluta, forse insuperabile, eccellente la maestria creativa con cui sono preparati i piatti di pesce, eccellente la carta dei vini.


La cittˆ di Spoleto (foto Andre Jenny / Alamy)
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E non si poteva finire che in bellezza con “Casa Vissani”, celebre location, regno incontrastato del più grande chef d’Italia. Si trova a Civitella del Lago, in località Cannietello, lungo la superstrada tra Todi e Baschi. Cucina a dir poco esuberante e ambiente splendido! Bella la sala da dessert affacciata sullo scorcio del lago di Corbara, con i sofà, il caminetto e un mobile a vetrina pieno di sigari, distillati, tisane e tè.
Dall’Umbria in Toscana, il passo è breve. A Firenze, a due passi da Piazza San Croce, il “Ristorante Valle dei Cedri”, uno spazio unico, raffinato e coloratissimo, offre una cucina etnica, d’estrazione libanese, gustosa e ricca di verdure, tra le sue specialità, la Falafel, croquette a base di fave e ceci e la Sarra, riso con verdure, carne e frutta secca avvolto in pasta sfoglia. Ricavato da un antico frantoio con la suggestività che ne consegue, il “Ristorante Enoteca Il Frantoio di Capalbio”, è un ambiente caratteristico e di buon gusto. D’estate si può mangiare all’aperto e la cucina, che parte nel rispetto delle tradizioni per cimentarsi in soluzioni creative, offre deliziosi piatti di pesce e carne. Si trova a Capalbio, in Piazza Provvidenza.


01/04/2010 la brigata di Gianfraco Vissani
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01/04/2010 il ristorante di Gianfraco Vissani
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Il piccolo “Ristorante Castellare de Noveschi di Gaiole in Chianti”, nell’incantevole borgo di San Sano, all’interno dell’omonimo hotel, dall’ambiente caldo e di charme, offre specialità dell’antica cucina senese ma sapientemente rivisitate e una cantina di vini di propria produzione. Si trova a Gaiole in Chianti, in Via Padre Cristoforo Chiantini.
Ancora a Firenze, in Via delle Conce, locale fra i più trend della città, il “Ristorante Sesame”, rappresenta un ambiente veramente unico nel panorama italiano, soprattutto perché è il connubio di due culture peculiari, che, da sempre si attirano reciprocamente: la grande cultura gastronomica francese e quella, non meno importante, d’origine magrebina. Il risultato è a dir poco, sorprendente.



Il menu è suddiviso in due carte, dalle quali si può attingere liberamente combinando le pietanze dell’una con l’altra. Profumi di spezie delicate si mescolano ai piatti francesi e i menù di cucina creativa mediterranea fondono ingredienti e metodi di cottura, presenti anche piatti vegetariani.
Per finire ecco la nostra “Stazione di Ristoro Leopolda”; questo locale che ospitava, fino a vent’anni fa, un punto di ristoro per i lavoratori del mercato ortofrutticolo intorno alla vecchia stazione di Piazza Guerrazzi, a Pisa, dismessa ai primi del ’900. Oggi, tutto è riletto in chiave contemporanea e diverse tradizioni regionali convivono in accostamenti inediti a rimembrare la memoria del gusto. Come una volta, i menù cambiano secondo le stagioni, le verdure, i formaggi, i salumi sono quelli del momento; così d’inverno, avremo la carne, d’estate, il pesce fresco, in soluzioni sempre – discretamente – originali.