Imbolsito, intrippato, con qualche brufolo in più, al Fonzie una cosa dobbiamo riconoscerla: è infaticabile. Da sindaco non si perdeva una sola inaugurazione di un "fontanello". Da Pres del Cons (ma chiamatemi Matteo, e diamoci del tu) non salta un tweet alle 07:00 del mattino, per informarci che "sta lavorando per noi" (ricordate la lucina accesa tutta notte a Palazzo Venezia?)
Oggi, fra un comizio e l'altro, (nessuno riesce più a tenere il conto, neanche la mitica Pina Picierno, quella che fa la spesa per due settimane com 80 euri, e ora promossa a capo-clack del boss), è riuscito a fare una comparsata a Bergamo per "lanciare" la candidatura a sindaco dell'inventore di quella porcheria che risponde al nome di "Grande Bordello"; poi è stato avvistato dove nessuna persona di buon senso andrebbe mai, se non con una pistola alla tempia: da Barbara D'Urso, dove si gioca "a signore" tutti i pomeriggi che il padreterno ci infligge; infine, è andato dal "maggiordomo gentile" Enrico Mentana, dove, senza uno straccio di contraddittorio, prima li lui Berlusconi aveva parlato di se stesso come di colui che ha creato 56.000 posti di lavoro. Nessuno gli ha ricordato che anni prima aveva parlato di "soli" 40.000 posti, purtroppo smentito da Confalonieri, che in assemblea degli azionisti non ha potuto far altro che attenersi ai documenti ufficiali, che attribuivano al "gruppo" 23.562 addetti.
Nessuno, a quall'epoca o dopo, se l'era sentita di fargli notare che oltre alla Edilnord SaS e a Canale 5, non aveva creato un beato cazzo: Rete 4, Italia Uno, Standa, Il Giornale, Panorama e non so cos'altro, lui si era limitato a comprarle, o - come nel caso Mondadori - a "rapinarla" col concorso di giudici corrotti.
Ma torniamo al Bischero. Oggi avrà citato almeno venti volte gli ormai mitici "ottanta euri". E per contrare chi mette in dubbio le coperture, ha lanciato la stronzata astrale. Scrive il Corriere:
"...Nella giornata elettorale di Renzi torna naturalmente anche la difesa del «suo» decreto Irpef con la misura degli 80 euro: «Non sono carità - ripete l’ex sindaco di Firenze - e ci sono già i cedolini con gli 80 euro già segnati e ancora mi dicono delle coperture»..."
Col che il Bischero certifica l'obiettiivo "Carosellistico" della mancetta. Il "cedolino" stampato"??? Di Grazia, che merda è? Ma a questo qualcuno ha spiegato che ognuno si stampa il cedolino come cazzo vuole, a patto di rispettare le indicazioni di legge? E che metà delle aziende ed aziendine italiane fanno preparare i "cedolini" da piccole società esterne di consulenza in "paghe e contrbuti", le quali nove volte su dieci si servono dei blocchetti di moduli "Buffetti"??? Ma questo dove lo avete trovato? sotto un cavolo, o dietro un paracarro???? E l'esistenza dei "cedolino" non vi rivorda tanto, ma proprio tanto, il mitico "Contratto cogli Italiani", su carta "uso bollo", firmato in favor di telecamera, dal maggiordomo Vespa, da un solo contraente? E l'esistenza del "cedolino TV" certifica che le coperture ci sono e sono sensate? Ma allora i dubbi degli economisti e dei funzionari del Senato da cosa derivano? Questi cazzoni non hanno mica visto il fotogenico "cedolino"?
Ma andiamo avanti: in questi giorni viene fuori l'ultima perla, a metà strada fra incompetenza, fretta da elezioni, "crono-programma" dove manca il programma e manca anche il "cronos".
Già. Proprio così. Parliamo della TASI, l'ultima porcata di questo governo (per ora) in ordine di tempo. Dunque, i (pochi) comuni che si sono adeguati alle regole, e hanno definito in tempo utile le aliquote TASI, saranno "premiati" con l'obbligo di far pagare questa cosina (spesso più elevata della abominevole IMU), entro i tempi stabiliti, e cioè entro il 16 giugno. Ma per poter pagare la TASI entro il 16 giugno, le aliquote (spesso sinonimo di brutte notizie) dovrebbero essere fissate entro il 23 maggio, cioè due giorni prima del voto. Si poteva fare una porcata simile ai cittadini-elettori?
No. Non si poteva. E allora se ne fa una peggiore; chi non si è messo in regola in tempo, sarà premiato con una "dilazione" aggratis della brutta notizia e del pagamento della TASI, che slitterà di tre mesi. Ma solo per i cittadini dei comuni inadempienti. Che - quando si dice il caso - coincidono quasi specularmente coi comuni che il 25 voteranno anche per il rinnovo della amministrazioni comunali.
Che culo, vero?
Tafanus
2105/2100/0500