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Risvolti imprevisti - Pattaya , Thailandia

Creato il 07 marzo 2012 da Pulfabio
Per quanto sembri quasi impossibile da credere penso proprio che sia già successo: il numero giornaliero medio di turisti russi a Pattaya potrebbe aver superato quello delle prostitute del posto, o così sembra, almeno in alta stagione. E apparentemente le cifre sono destinate a salire. Non so se mi spiego, stiamo parlando di Pattaya!Il turismo cittadino da anni si fonda principalmente sull'ampia ed economica offerta di sesso, precisamente dai tempi della guerra del Vietnam, quando i G.I. americani venivano qui per rilassarsi, distrarsi e divertirsi.Le ondate di turisti russi che si infrangono sulla costa del Golfo del Siam da alcuni mesi a questa parte sono invece composte da famiglie, giovani coppie o gruppi misti di amici alla ricerca di alcuni giorni di relax e divertimento, lontano dal duro clima continentale. Un paio di settimane di bel tempo, spiaggia, frutti di mare e vita notturna (che per molti di loro è quella di tipo non peccaminoso) in una località economica e accogliente, con servizi e infrastrutture di buona qualità. E' vero che le spiagge di Pattaya non sono suggestive come quelle paradisiache delle isole del sud ma considerando la vicinanza alla capitale e all'aeroporto internazionale la posizione risulta piuttosto strategica.Se questa tendenza si rivelerà in grado di portare costanti aumenti dei profitti potrebbe persino convincere le autorità locali a smantellare l'industria del sesso (almeno in parte) allo scopo di sbarazzarsi di una reputazione che molti thailandesi trovano alquanto irritante, frustrante, offensiva e umiliante. Se poi aggiungiamo alle statistiche l'importante contributo del turismo organizzato cinese questa potrebbe non assomigliare per nulla a una storia di fantascienza. Il numero crescente di turisti arabi e indiani invece non conta molto, anzi forse rema contro, dal momento che la maggior parte di loro viene qui per il sesso.Questo scenario avrebbe però anche dei lati negativi: le autorità dovrebbero infatti gestire la delusione e l'opposizione delle prostitute (non solo donne ma anche gay e travestiti) che per la stragrande maggioranza provengono dalle province più povere del paese e riescono a mantenere le loro numerose famiglie (compresi i figli che molte di loro crescono come ragazze madri) con i proventi del mercato del sesso. Soldi che sarebbero molto più difficili da guadagnare con i bassi stipendi dei lavori ordinari. Non bisogna dimenticare infatti che in Thailandia la maggior parte delle prostitute si imbarca in quella professione autonomamente e di propria spontanea volontà. Non sono le schiave di alcun protettore, mafia o sistema. Se proprio sono schiavizzate da qualcosa, quel qualcosa è un insieme di necessità. O, in molti casi, la loro avidità.
Nel video: la famigerata "Pattaya Pattaya song"

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