Prima vi racconto questa cosa: alla nona settimana di questa nostra desideratissima gravidanza, sono corsa al Pronto Soccorso per delle perdite...mentre la dottoressa mi visita e poi mi fa l'ecografia le chiedo: "come sta il mio bimbo, sta bene?"...e lei con tono sprezzante risponde" Parlare che un ammasso di cellule stia bene chiamandolo bimbo mi sembra alquanto prematuro....so che voi vi figurate i bambini delle pubblicità ma non esageriamo!"....Ecco, in quel momento ho pensato che la dottoressa non sapesse che cosa significasse essere madre, e mi ha fatto davvero pena...ho pensato che non sapesse che significa essere una madre in pena per "quell'ammasso di cellule" che si è annidato nel proprio corpo e che da questo si nutre per vivere, quell'"ammasso di cellule" che a giugno avrà un nome, che oggi alla 16 settimana abbiamo scoperto ha già un sesso...che ha rivoluzionato in meglio la nostra vita di famiglia a tre, che chiamiamo fratellino per il patatino, che così piccolo e invisibile fa sentire già la sua presenza tra noi....
Poi, leggendo in questi giorni le battaglie per le quali si è battuta la Montalcini leggo che lei è stata la prima a parlare di ammasso di cellule riferito all'embrione fino alla 14 settimana, data secondo la quale da quel momento in poi si parla di persona...sì, perchè mi chiedo, fino a quel momento quell'embrione poteva mai essere qualcos'altro? Un cane semmai, o una scimmia forse..... La scienza ha deciso ( o si è arrogata la presunzione di decidere) che è un essere umano da un certo momento in poi....e così, al pari di un oggetto, quella cosa indefinita che ha permesso di leggere due lineette sul test di gravidanza che ci ha fatto "paura" e "gioia" allo stesso tempo non è che un ammasso di cellule, una cosa chimica, una cosa...Solo chi è madre può capire davvero che significa avere in grembo un figlio, un Figlio...
Nessuno mi permetterebbe di definire il premio Nobel, Rita Levi Montalcini, un ammasso di cellule di 103 anni la cui corteccia cerebrale si è atrofizzata conducendola alla morte, del corpo e della mente....penso si alzerebbe un polverone, sarei accusata di eresia, blasfemia, di idiozia....ebbene, allo stesso modo,anche io non ti permetto di chiamare mio figlio "ammasso di cellule"sdoganando il termine e facendolo risuonare sulla bocca di medici e "scienziati", anche se ti chiami Rita Levi Montalcini...Disumanizzare disumanizza!