Torna sui grandi schermi Christian Bale in “The Flowers of War” , il kolossal di Zhang Yimou, ad oggi il massimo sforzo produttivo della cinematografia cinese, con i suoi 94 milioni di dollari di budget. ”The Flowers of War” è incentrato sul massacro di Nanchino, uno degli episodi più spaventosi della guerra d’invasione giapponese in Cina: oltre 200mila persone trucidate nella città conquistata, migliaia di stupri.
Christian Bale interpreta un cinico avventuriero americano, John Miller, che trova rifugio all’interno di una chiesa-collegio insieme alle sue allieve e ad un gruppo di prostitute in fuga. Nel film Christian Bale si schiererà dalla parte di queste donne, difendendole e rischiando il tutto per tutto per salvarle.
Purtroppo questo film non ha un bell’epilogo. Il giorno dopo avere presentato ufficialmente “The Flowers of War” a Pechino, Bale ha fatto un viaggio di otto ore con un pullmino della Cnn per andare a conoscere Cheng Guancheng, un dissidente cinese che ha scontato quattro anni di prigione per avere denunciato gli aborti forzati, subiti dalle contandine della sua zona, nella Provincia di Shandong. All’uomo è tutt’ora impedito di muoversi e ricevere visite. Per questo Cristian Bale è stato violentemente bloccato da un inferocito gruppo di guardie che l’hanno cacciato mentre cercava di raggiungere la casa dell’uomo.
Da donne a da donne, se il film cercava di riscattare l’immagine della Cina, la realtà dei fatti non lo ha fatto per niente!