Google e il suo Project Loon, ovvero un progetto per fornire connettività nelle zone più remote della Terra sfruttando dei palloni aerostatici, controllabili in remoto per gli spostamenti tramite i costanti venti stratosferici. Il progetto, nato dai laboratori segreti di Google X è stato già testato negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda ma in nessuno dei due casi è andato tutto perfetto.
Ecco come funzione il Project Loon:
1) Stazioni base web-connected che rimbalzano il segnale ai palloni aerostatici in volo a circa il doppio della quota di un aereo passeggeri.
2) Ogni pallone rimbalza il segnale al successivo.
3) Il segnale si diffonde per un’area pari a circa il doppio di Canberra.
4) Grazie al montaggio di pannelli solari per l’alimentazione, i “palloncini” posso rimanere in aria per un periodo di 100 giorni.
Insieme all’operatore Australiano Telstra, sta contribuendo fornendo l’accesso alla banda a 2,6 GHz, Google e pronta a testare il proprio progetto che si svolgerà a dicembre saranno 20 palloni a volare sulla zona di Queensland.
Il progetto è sicuramente ambizioso ma siamo ancora lontani dal suo reale utilizzo, almeno non prima di qualche altro anno.