A fine novembre la TVO, società elettrica finlandese, ha rilasciato un comunicato stampa a proposito degli avanzamenti della costruzione della centrale nucleare di terza generazione avanzata a Olkiluoto, in Finlandia. Nel comunicato (http://www.tvo.fi/www/page/3509/) si legge che “AREVA- Siemens, il consorzio franco-tedesco che sta costruendo la centrale per conto di TVO, ha riferito che la maggior parte dei lavori saranno completati nel 2012, mentre il regolare funzionamento dell’unità centrale è prevista per il 2012”. Dunque, non si registra un grande slittamento rispetto all’ultimo comunicato; ciononostante, quello che sicuramente si registra è la palla al balzo che i detrattori del nucleari devono cogliere ad ogni occasione. I soliti noti (tra cui il Fatto Quotidiano che continua imperterrito la sua battaglia contro il nucleare per partito preso) già stanno diffondendo la voce “ecco, noi l’avevamo detto che non conviene!” ma io vorrei far notare che nessuno ha invece detto che i lavori per la centrale si fermeranno, anzi, l’apertura avverrà in ogni caso nei prossimi anni. Non bisogna dimenticare che il reattore in costruzione in Finlandia (così come quello in costruzione a Flamanville in Francia) è un prototipo, e sono stati gli stessi progettisti si Areva a mettere in conto eventuali ritardi, dovuti alla scarsa pratica degli ingegneri e delle aziende costruttrici che si trovano ad affrontare problemi appunto nuovi. Questi problemi ovviamente non saranno ripetibili in Italia, visto che le centrali saranno già state collaudate.
Sulle centrali nucleari di terza generazione ormai, sono stati compiuti diversi studi economici comparati e tutti concludono che queste centrali sono più costose in fase di costruzione ma i costi vengono presto riassorbili una volta in funzione. Per chi volesse saperne di più a questo link (http://www.nuclearnews.it/pdf/docs/Impianti%20nulceari%20di%20terza%20generazione.pdf) può trovare una scheda sugli impianti nucleari III+ realizzata dall’ENEA. Riporto solo il dato sui costi del kWh prodotto che è valutato tra 5,5 e 7,8 centesimi di dollaro (3,9 – 5,7 centesimi di euro) tutto compreso, inteso cioè come costo medio dell’elettricità prodotta comprensivo di costi di capitale, interessi passivi, esercizio, manutenzione, combustibile, trattamento dei rifiuti e decommissioning finale. Costi in ogni caso inferiori al costo medio dell’elettricità italiana che al momento oscilla tra i 6,4 eurocet/kWh). I detrattori del nucleare ad ogni costo dovrebbero leggere i dati prima di parlare perché l’energia nucleare, soprattutto se prodotta dalle centrali di terza generazione avanzata, è comunque conveniente.