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Negli ultimi anni, ma soprattutto di recente, grazie al web il fenomeno del baratto, pratica “antica come il mondo”, si sta diffondendo sempre più. In Spagna, in Grecia e in Italia “si fa fatica ad arrivare alla fine del mese” e il baratto diventa un modo di affrontare la crisi economica.
Fioriscono di continuo gruppi sul social network Facebook che permettono lo scambio di diversi oggetti: da indumenti ai libri, da cd musicali o dvd di film alla bicicletta, insomma c’è di tutto.
Il fenomeno si è diffuso non solo per affrontare la crisi economica ma anche per moda.
Oltre alla rete nascono negozi che permettono lo scambio di oggetti come è avvenuto a Madrid, dove si stanno diffondendo negozi dove si scambiano oggetti e indumenti “usati”.
In Grecia il fenomeno ha assunto anche i connotati della protesta contro la moneta unica.
In Italia sono tanti i gruppi su facebook dove si scambiano oggetti vari e indumenti: comprare cose nuove è diventato quasi un lusso per tanta gente che “trova” migliore il baratto come “metodo di acquisto”.
Inoltre anche in Italia come in Grecia e in Spagna fioriscono negozi dove si scambia l’usato: si entra per esempio con un maglione e si esce con un jeans considerato dal negoziante di valore equivalente all’oggetto scambiato.
Ritorno al baratto dunque, ritorno a pratiche “millenarie” la quale adozione evidenzia benissimo la situazione di crisi che stiamo affrontando.
Risparmio dei consumi, baratto, mensa dei poveri e tanto altro testimoniano un momento a dir poco eccezionale che sta vivendo la società contemporanea.