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Ritratti da toccare

Creato il 16 maggio 2014 da Simone D'Angelo @SimonDangel
Ritratti da toccare

Gli scatti in rilievo del fotografo Juan Torre per i non vedenti come lui

Fotografie in rilievo che possono essere toccate e ammirate anche da non vedenti. Un’idea rivoluzionaria che nasce in Spagna ad opera del fotografo Juan Torre, diventato cieco alcuni anni fa a causa di una rara malattia. Torre ha dato vita a “Imagenes para tocar”: gli scatti vengono stampati in rilievo grazie ad una speciale tecnica che riesce a mettere in evidenza forme e particolari che possono essere percepiti anche dai non vedenti.

Fotografo per vocazione Juan Torre si è dovuto ingegnare per poter continuare a seguire la sua passione. Sulla sua macchina ha attivato degli avvisatori acustici su cui scherza dicendo che «fa le foto con l’orecchio». La malattia che lo ha colpito è la Sindrome di Behcet e provoca emorragie agli occhi che portano gradualmente alla cecità. Ora il fotografo può contare su un residuo di vista del 6% nell’occhio sinistro.

In “Immagini da toccare” le foto di grande formato vengono stampate su un pannello di Dibond con colori ultravioletti che si trasformano seccandosi in polimeri plastici e che conferiscono alle immagini un rilievo. Questo fa sì che le foto possano essere toccate e “guardate” attraverso le dita. Per ora il progetto ha girato soprattutto la Spagna: Valencia, Saragozza, Madrid, Bilbao, Cordoba. Ma Juan Torre lo considera «universale» e vorrebbe farlo conoscere in tutto il mondo, anche in Italia.

«L’idea è nata dalla mia condizione visiva», spiega Torre. «Volevo che i miei amici dell’Organizzazione nazionale dei Ciechi spagnoli apprezzassero il mio lavoro e potessero capire le mie fotografie per poterle condividere e commentare con altre persone. Per questo l’immagine è divenuta forma e la forma rende possibile la conversazione davanti ad una fotografia: tra non vedenti, tra vedenti, tra coloro che posseggono una buona vista e coloro ai quali non resta che un residuo visivo. Immagini per tutti, appunto».


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