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Ritratto di donna velata (1975) – C’era una volta la tv 6

Creato il 31 agosto 2011 da Marvigar4
Ritratto di donna velata (1975) – C’era una volta la tv 6

Ritratto di donna velata

ritratto di donna velata 1

   Ritratto di donna velata non è, a mio modo di vedere, un capolavoro della vecchia RAI ante riforma, vi sono altri originali televisivi del genere “fantastico” più riusciti (Il segno del comando, A come Andromeda ecc.), però, per una concomitanza fortunata di fattori, resta tra le trasmissioni maggiormente citate dai vecchi telespettatori. Fu girato nel 1974 e tenuto in magazzino per un anno e mezzo, probabilmente nel timore di non aver realizzato un prodotto all’altezza delle aspettative (e anche del famigerato all’epoca “indice di gradimento”, antenato dell’attuale Auditel); inoltre, si dovette attendere il fresco successo cinematografico di Daria Nicolodi, divenuta famosa nel 1975 per la sua interpretazione in Profondo Rosso di Dario Argento, e decidere così di mandare in onda lo sceneggiato, dove la Nicolodi era co-protagonista insieme a Nino Castelnuovo. Sta di fatto che, da domenica 31 agosto 1975 sul canale Nazionale e per cinque puntate fino a domenica 14 settembre, Ritratto di donna velata ottenne uno strepitoso successo collezionando oltre venti milioni di telespettatori.

   Il soggetto originale di Gianfranco Calligarich e Paolo Levi seguiva la scia di quel filone paranormale che la RAI stava seguendo da qualche anno, culminato con ESP, sceneggiato diretto da Daniele D’Anza, in cui il protagonista interpretato da Paolo Stoppa era il parapsicologo olandese Gerard Croiset. L’idea di ambientare la vicenda soprattutto a Volterra si rivelò azzeccata: non c’era soltanto il mistero legato alla cultura del popolo etrusco, ma anche la presenza di un personaggio che aleggiava su tutto il racconto, il conte Giacomo Certaldo, negromante detto Fabron, vissuto alla fine del ’700 e antenato di Luigi, lo spiantato collaudatore di auto coinvolto suo malgrado in una storia di loschi affari archeologici. Tra fantasmi a cavallo nella nebbia, presunte reincarnazioni, bambini medium, trapassati che “ritornano”, urne che rivelano l’accesso a una straordinaria e intatta necropoli etrusca, i personaggi di Ritratto di donna velata assistono di volta in volta a una lunga serie di “decessi” nuovi e antichi (saranno una decina in tutto, incluso anche quello di Elisa, la ragazza studentessa in geologia interpretata da Daria Nicolodi), una selezione piuttosto cruenta che lascerà in vita soltanto Luigi, vittima del disegno diabolico di un avvocato fiorentino attratto dalla leggenda del tesoro etrusco nascosto dal conte Certaldo (il cui corpo misteriosamente scomparso da due secoli sarà alla fine ritrovato nel sottosuolo della sua villa).

   Oltre a Volterra, Ritratto di donna velata è stato girato a Firenze, Castiglione della Pescaia e negli studi RAI di Roma, per gli interni, con le scenografie di Sergio Palmieri e la collaborazione di Antonino Peraino. Le musiche, che furono sicuramente uno dei motivi del successo della trasmissione, sono di Riz Ortolani. Costumi di Maria Teresa Stella. Regista Flaminio Bollini, già coautore de Il segno del comando. Tra gli altri interpreti spiccano Mico Cundari (Alberto Certaldo), Manlio De Angelis (Sergio), Nino Dal Fabbro (Mercani), Luciana Negrini (Sandra), Arturo Dominici (Marston), Massimo Serato (Grimaldi), Paolo Bonacelli (il magistrato).

© Marco Vignolo Gargini

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