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Ritratto di Signora e una tazza di Rooibos

Creato il 24 ottobre 2014 da Temperamente

Il venerdì pomeriggio è forse il momento più bello della settimana: all’imbrunire realizzi che, finalmente, è iniziato il weekend, ma non sei costretto ad organizzare l’uscita serale come invece accede di sabato, quando continue vibrazioni e trilli del telefonino  disturbano il sonnellino sotto le coperte, né si è travolti da quell’ansia derivante dallo spauracchio del lunedì mattina, che invade tutte le ore di quel giorno che dovrebbe invece essere dedicato al cibo e a se stessi e che prende il rassicurante nome di “domenica”.

È il venerdì pomeriggio che decidi di fare tutto quello che non riesci a fare durante il resto della settimana e che, di solito, per noi, equivale ad aprire quel romanzo che è rimasto chiuso sul letto e che merita di essere aperto lì dove il segnalibro indica che è da lì che dobbiamo ricominciare a goderci il tempo che non basta .

Ma il momento diventa perfetto solo se il libro è accompagnato da una poltrona e in quel caso non può si può non invitare la coperta scozzese, magari le calze di lana e, se si è proprio fortunati, un cagnolino sul poggiapiedi. Ecco. Adesso si può cominciare a leggere. No, mi sbaglio. Manca ancora qualcosa: una bella tazza di tè fumante, magari che profumi vagamente di Natale, magari versato nella tazza preferita, magari con un cucchiaino di miele, magari quello è il momento più bello della giornata, perché è il TUO momento.

Ogni venerdì abbinerò un tè, una tisana o un infuso ad un libro, poiché anche io sono amante di questo sodalizio profumato e confortevole.

Oggi ho pensato a Ritratto di signora di Henry James, dato che adoro i classici e spero, un giorno, di poter rileggere questo romanzo i cui personaggi stento a dimenticare e perché la storia che vi racconta comincia proprio su un prato, all’ora del tè.

Ho scelto di accostare al capolavoro di James un tazza di Rooibos ai frutti di bosco: il rooibos, termine che significa arbusto rosso, è un infuso ottenuto dalle foglie di una pianta africana, che cresce solo nella regione del Cederberg; si dice che questo infuso faccia molto bene al nostro organismo, ecco perché si parla di esso come fosse un elisir di lunga vita. Il suo sapore è forte, così come il suo odore, molto diverso rispetto a quello del tè, ma se accostato a della frutta o a delle spezie, il suo sapore risulta molto più gradevole. Ho optato per il rooibos ai frutti rossi perché la dolcezza e contemporaneamente l’asprezza di questi ultimi e la forza della radice africana creano un connubio che ricorda molto la storia raccontata da Henry James, che risulterà delicata in alcuni punti, ma molto più forte, pungente e rabbiosa in altri; aspra, brusca, rossa di passione e silenziosa, proprio come ciò che berrette tra una pagina e l’altra.

Buon pomeriggio.


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