Resti umani proveniente dalla Raqefet Cave, in Israele
(Foto: Dani Nadel)
La prima prova dell'utilizzo di piante nei cerimoniali funebri risale a circa 13.700 anni fa, nella Raqefet Cave. Sul monte Carmelo sono state scoperte, la scorsa estate, ben quattro tombe risalenti al periodo Natufiano (13.700-11.700 anni fa) con resti di salvia e diverse specie di menta posti al di sotto degli scheletri umani.
Il Professor Dani Nadel, dell'Università di Haifa, sostiene che l'uso di piante così come fatto nelle grotte di Raqefet, era ben più di un rituale di sepoltura. Le comunità umane che qui vivevano utilizzavano ogni giorno diversi tipi di piante. Queste comunità facevano parte della cultura Natufiana, che visse nel Medio Oriente tra i 15.000 e gli 11.500 anni fa. Si pensa che i Natufiani siano stati i primi umani ad abbandonare la vita nomade per stabilirsi stabilmente sul territorio. Sono stati anche i primi gruppi umani a creare spazi appositi per i loro defunti.
A Raqefet sono stati ritrovati 29 scheletri di neonati, bambini ed adulti, le cui sepolture sono state scavate nella roccia. Sono state ritrovate anche degli spazi creati sempre nella roccia, a forma di piccole ciotole e coppelle, forse per macinare cereali od erbe da offrire ai defunti. Sono stati ritrovati anche tracce di rituali simbolici, all'interno delle grotte di Raqefet, come lastre di pietra poste vicino alla testa dei defunti.