Una delle caratteristiche del sistema scolastico come lo conosciamo, è che si fonda sull’idea che dobbiamo essere giudicati sulla base di un esame uguale per tutti.
Questo principio è talmente radicato nelle nostre scuole ed università che oramai la nostra società non lo mette nemmeno più in discussione.
Eppure il principio dell’equità a tutti i costi, seppure affascinante in teoria, da vita a spinose questioni se messo in pratica nel campo dell’istruzione, in quanto non tiene conto di una verità basilare, ossia che ognuno – per natura – possiede talenti e predisposizioni diverse.
Cosa di cui si rende ben conto chi è genitore e sà che un figlio è diverso dall’altro.
E’ meglio quindi continuare con il sistema scolastico attuale, oppure dovrebbe cambiare per tenere conto delle predisposizioni di ognuno?