Magazine Cinema

Rivediamoli: paz

Creato il 11 ottobre 2012 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Il comune modo di intendere il genere panegirico è riferito al suo carattere encomiastico stilizzato in un’ossessionata enfatizzazione. Di conseguenza è intuibile che, in relazione al film di Renato De Maria, seguirà un’esaltazione esasperata dell’uomo-artista Andrea Pazienza. Effettivamente lo stesso lungometraggio ne è un tributo pressoché devoto, in cui alla commemorazione si sostituisce una sorta di emulazione riguardo lo spirito che l’artista inseriva nei suoi lavori. Tale spirito, si badi, non è da ricondurre a particolari che si voleva seguire all’interno delle frammentarie, blande o che dir si voglia, trame dei suoi disegni quanto al nichilismo di fondo che ne traspare, il rifiuto della realtà, il rifugiarsi nei non luoghi per fuggire i richiami di un mondo in movimento quale quello del ’77 bolognese.

E’ infatti nella città dei portici, in piena rivolta, che si svolgono i fatti. Tuttavia agli occhi dei protagonisti la città appare una Waste Land, dove gli accadimenti non hanno riscontro fisico su chi li vive, Bologna risulta uno stato mentale in cui distaccare la mente dalla sensibilità per abbandonarsi ad eventi che superano di gran lunga un libero arbitrio ormai stanco. Gli esami, il DAMS, la rivolta, i portici, la polizia, le assemblee, la solitudine, le ragazze, la fila per la mensa, i fuorisede in gruppo sono tutti i paradigmi dell’alienazione che pian piano si impadronisce del corpo di Pentothal, di Zanardi e Fiabeschi, sono lo scafandro che consente l’esplorazione del non-luogo in cui vivono.

Allora si può pensare, anzi è facile da intendere, il paragone con un’altra grande se non enorme opera del novecento, il cui autore James Joyce per personalità non molto si discosta dal compianto Pazienza. Parliamo di Dubliners, due città, due non-luoghi in cui vivere male o meglio non-vivere fisicamente, facendosi carico in toto della propria sfera psicologica. Pentothal e la sua atarassica incapacità di provare emozioni, di provare dolore, Fiabeschi e il suo scudo di infantilità legato alla ricerca, come di un Sacro Graal, di fumare uno spinello (emblema dal carattere quasi mistico della salvezza dalla realtà) e infine Zanardi ed i suoi compari (vedi Colas e Petrilli) eterni liceali le cui giornate sono scandite da atti di bullismo, droga e totale mancanza di empatia.

Si può allora pensare ad una redenzione? Ad una emancipazione da questa non-condizione esistenziale?

Pentothal si arrovella nei suoi pensieri e divaga, pensa a se stesso, al suo viversi addosso, ne prova forse disgusto e frustrazione, ma non dolore, il suo vuoto interiore lo sminuisce producendo degli altri visioni enfatiche e stilizzate, ne ha pena e poi rabbia e infine rassegnazione, si chiede:<<Ci pensi risorgere?!>> ma conosce già il responso del suo oracolo interiore.

Non a caso il dimenarsi dei protagonisti non porta altro che ad epifanie cui abbandonarsi consci della propria inettitudine.

Tornando ora allo scopo iniziale dell’articolo, si può sottolineare quanto il soggetto Andrea Pazienza abbia trasposto se stesso nel personaggio Pentothal, a rimarcare la fragilità e la sensibilità di un artista che fa dell’autocritica e della satira alla cosmogonia del Movimento universitario nonché dell’universo degli usi e costumi della Penisola negli anni della Contestazione il suo punto di partenza e il suo punto di arrivo, delineando un fenomeno unico non solo nella fumettistica nostrana ma anche dei simboli dell’anticonformismo a cui ispirarsi in pensieri, parole ed opere della nostra vita, si spera, psicologica ed intellettuale.

In memoria di “Paz”

RIVEDIAMOLI: PAZ

In questa foto: Andrea Pazienza

Testo di Pier Paolo Corsi

RIVEDIAMOLI: PAZ
Scritto da Pier Paolo Corsi il ott 11 2012. Registrato sotto INDIE, INDIPENDENTI ITALIANI, TAXI DRIVERS CONSIGLIA. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :