Rivendicare il ruolo dei cattolici nella cosa pubblica

Creato il 01 giugno 2015 da Libera E Forte @liberaeforte

Per instaurare una vita politica veramente umana, il bisogno primo è quello di coltivare il senso interiore della giustizia”: in un articolo sul blog di Solidarietà Popolare, Maria Francesca Carnea affronta il tema del ruolo dei cattolici nella società civile, mettendo in relazione il Diritto canonico con la Dottrina sociale della Chiesa

Il servizio alla persona umana è il punto di contatto tra Chiesa e Comunità politica, poiché entrambe, ovviamente sotto profili diversi, hanno come oggetto lo sviluppo integrale della persona”, scrive Carnea ricordando le parole del Concilio Vaticano II in cui si stabilisce la missione dei laici nei confronti delle “cose temporali”, espressione che rimanda a “gli impieghi e gli affari del mondo”, alle “ordinarie condizioni della vita familiare e sociale, di cui la loro esistenza è come intessuta” e ancora a “i beni della vita e della famiglia, la cultura, l’economia, le arti e le professioni, le istituzioni della comunità politica, le relazioni internazionali e altre simili”.

Una coscienza più viva della dignità umana nei diversi ruoli ed uffici – continua Carnea – sarebbe lo sforzo capace di instaurare un ordine pubblico-giuridico in cui verrebbero meglio tutelati nella vita pubblica i diritti della persona”. Imprescindibile il riferimento a Tommaso d’Aquino, che pone la persona umana al centro delle sue riflessioni. Ed è proprio il concetto di dignità della persona – aggiungiamo noi –, applicato al contesto politico e sociale, che trova la sua realizzazione piu pratica e attuale nel pensiero di Luigi Sturzo. Un pensiero che affonda le proprie radici nell’humus della Dottrina sociale della Chiesa ed è stato recentemente rilanciato da Giovanni Palladino nel suo libro “Governare bene sara possibile. come passare dal populismo al popolarismo”.

Non possiamo dunque non condividere le parole di Carnea, volte a evidenziare l’importanza del ruolo dei cattolici nella società per “promuovere il vero bene comune, facendo valere il peso della propria opinione in modo tale che il potere civile sia esercitato secondo giustizia e le leggi corrispondano ai precetti morali e al bene comune”.

Marco Cecchini


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