MONACO. Miglior difesa di tutta la Champions League e primo posto nel Gruppo C. Alzi la mano chi a fine agosto avrebbe scommesso su un simile esito dell’aventura monegasca nella fase a gironi della Champions League.
Sorteggiato in un girone da molti definito facile ma che vedeva comunque in lizza la finalista dell’ultima Europa League, la quarta forza (e lo è ancora oggi) della Bundesliga ed i vicecampioni di Russia, il Monaco era comunque partito con l’obiettivo del passaggio del turno.
Gli scettici, che prevedevano il terzo posto come il massimo traguardo a cui potesse aspirare la squadra di Jardim, venivano zittiti già alla prima uscita dal goal di Moutinho che bastava a battere il Bayer Leverkusen. Si andava così a San Pietroburgo forti dei tre punti conquistati e in Russia solo un palo colpito da Ferreira-Carrasco negava ai monegaschi un altra vittoria europea.
Smaltite le prime due gare, i biancorossi erano attesi dal doppio scontro contro il Benfica, ancora fermo a 0 punti. Dopo aver regalato il primo punto ai portoghesi nella gara di andata, il Monaco concedeva anche la sua prima sconfitta ai lusitani, riaprendo la lotta qualificazione nel Girone C.
Alla vigilia della trasferta a Leverkusen, tutto sembrava compromesso, tuttavia la sconfitta del Benfica in Russia e l’incredibile vittoria monegasca in terra tedesca, nata da un’azione capolavoro sull’asse Berbatov-Dirar-Ocampos (tre elementi rimasti piuttosto in ombra nella prima parte di stagione) metteva nuovamente il Monaco in pole-position nella corsa agli ottavi.
Alla sesta ed ultima giornata, il Louis II tornava a vivere una di quelle notti memorabili che caratterizzarono l’avventura europea 2003/2004. Un primo tempo sottotono non scalfiva le possiiblità del Monaco che si risvegliava nella ripresa e metteva alle corde uno Zenit in netto calo fisico. Abdennour faceva esplodere il Louis II e Fabinho, quasi allo scadere, scacciava tutte le paure regalando un’altra notte magica.
Appuntamento agli ottavi, dove pare che tutti vogliano incontrare il Monaco.. era così anche undici anni fa…