Non solo Matteo Renzi ed il suo 40% del partito. Cresce il numero di chi sostiene che il segretario democratico debba mettere da parte le sue ambizioni personali. A certificare la spaccatura netta nel Pd, una sorta di “rivolta”, sono le parole di Stefano Fassina che sui social network reputa “grave che, in ore decisive per la costruzione di un Governo, una parte del Pd intervenga per indebolire il tentativo di Bersani prospettando una possibile maggioranza con il PdL”.
Stefano Fassina difende ad oltranza il segretario affermando che “indebolire il tentativo di Bersani vuol dire avvicinare le elezioni”.
Il disperato tentativo di Bersani diventa sempre di più una perdita di tempo perché non solo non avrà i voti di Grillo ma neanche quelli di Monti dato che i montiani hanno “allacciato” una linea di dialogo con il PdL. “Senza i voti di Scelta Civica il “piano A” di Bersani non potrà vedere la luce e la parola ripasserà immediatamente al Presidente Napolitano. Anche per questo è necessario dire con maggiore chiarezza che non siamo disposti a sostenere governicchi”. Si legge in un editoriale di ItaliaFutura, pubblicato sul sito.