Il Jazz non arriverà in Campania. Non stiamo parlando, ovviamente, del genere musicale afro-americano tanto in voga negli anni ’20, ma del nuovo treno regionale delle Ferrovie dello Stato, che, però, non potrà essere usato dagli utenti campani.
Già, avete letto bene: mentre per il trasporto calabrese si cerca di porre rimedio, dopo il caos degli ultimi mesi, in Campania ci si dovrà accontentare ancora degli storici “Minuetto”, nonostante le gravi difficoltà che incontrano gli utenti del trasporto pubblico locale ogni giorno, come ad esempio quelli della Circumvesuviana. Perché i Jazz non arriveranno? Il motivo è stato subito spiegato dall’ufficio stampa delle Ferrovie dello Stato, che ha pubblicato un duro comunicato a riguardo: “Ad oggi la Regione è in difetto di pagamenti verso Trenitalia per 215 milioni di euro, pari ad oltre un anno di servizio ferroviario svolto dalla società a fronte di alcun pagamento: una situazione inaccettabile e insostenibile dal punto di vista finanziario. Trenitalia ha, inoltre, già avviato quattro azioni legali finalizzate al pagamento di quanto ad essa spettante”. A cosa sono serviti i 215 milioni che “ballano” tra Trenitalia e Regione? “L’accordo” precisa sempre Fs “prevedeva il restyling completo di dieci treni, poi avvenuto, un intervento di manutenzione su altri convogli e l’acquisto di nuovi modelli, su cui non è stato possibile andare avanti a causa del debito della Regione”.
L’assessore Vetrella non ci sta e replica: “Non riusciamo a corrispondere l’intera cifra pattuita per il patto di stabilità imposto dal governo, non di certo per nostra volontà. Abbiamo già avviato un’azione legale nei confronti di Trenitalia perché, per ben sei anni di contratto, abbiamo atteso invano 12 elettrotreni, i tornelli nelle stazioni e l’aria condizionata su 48 treni. Con questa decisione, le Ferrovie dello Stato penalizzano notevolmente i cittadini campani lasciandoci senza nuovi treni. Davvero complimenti”.