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Rivoluzione nel tennis: sparisce la seconda di servizio

Creato il 22 giugno 2015 da Redatagli
Rivoluzione nel tennis: sparisce la seconda di servizio

Il tennis maschile è a un passo da una rivoluzione epocale, che porterà a una trasformazione sostanziale del gioco così come lo conosciamo oggi. In particolare, la seconda di servizio è destinata a sparire.

Seguiteci nel ragionamento.

Prendiamo in considerazione, come caso esemplare, John Isner, gigante di 2 metri e rotti nonché miglior servizio nel circuito: questo giocatore mette in campo 68 prime su 100 (dati ATP relativi al 2012, i più recenti a nostra disposizione), portando a casa 53 punti (pari al 78%). Nei 32 punti rimasti deve giocare la seconda, portando a casa 18 punti (pari al 56%).
In totale, servendo la prima forte e piatta e la seconda più lenta e lavorata, Isner porta a casa 71 punti su 100. 

Ora, dimenticate tutto quello che sapete del tennis e prendete in considerazione un'ipotesi folle: cosa succederebbe se Isner, preso da sacro furore, cominciasse a tirare entrambi i servizi alla stessa maniera, come se fossero due prime?
Per saperlo, ci vengono in soccorso i numeri: sui 32 punti di cui sopra - non essendo la matematica, e in teoria neppure la statistica, un'opinione - perderebbe 15 punti (di cui 10 per doppio fallo) e ne vincerebbe 17. 

Sopresa: Isner potrebbe già attualmente tirare due prime (invece che una prima e una seconda) avendone un danno minimo in termini di punti persi: l'1% appena.
Attenzione! I dati dell'ATP non sono scorporati per superficie. Pertanto, è logico pensare che già oggi, per Isner e per qualche altro suo epigono dal servizio distruttivo, sarebbe conveniente tirare due prime su superfici quali erba e indoor.

Cosa succederà quando i giocatori, o meglio i loro allenatori e consulenti, si accorgeranno di questo? Che cosa diventerà il tennis quando i primi 50 giocatori del mondo tireranno, per lo meno in alcune fasi della partita e su alcune superfici, due prime di servizio? 

Probabilmente il tennis sarà chiamato a modificare il proprio regolamento, proprio come fece la pallavolo nel 1999 con l'eliminazione del cambio palla.

Maurizio Riguzzi e Andrea Donna
@twitTagli


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