Rizza: bombe per un attentato ad Angelino Alfano

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Il pentito di mafia Luigi Rizza ha rivelato nei giorno scorsi un particolare inquietante: le famiglie più importanti di Cosa Nostra si erano riunite, e di comune accordo avevano deciso di preparare un attentato contro il Ministro della Giustizia Angelino Alfano e alcuni giudici siciliani, per l’inasprimenti del 41 bis, il carcere duro per i mafiosi in stato di arresto.

Secondo Rizza, le bombe che nel 2009 furono fatte esplodere alla Procura di Reggio Calabria e davanti l’abitazione del Procuratore Salvatore di Landro dovevano servire per Alfano, ma era stato deciso di rimandare il piano per questi due avvertimenti alla Procura Generale. Rizza conferma di aver parlato anche con Antonio Lo Giudice, fratello del boss Antonino, il quale aveva affermato di aver messo lui le bombe nei luoghi prescelti.

Lo Giudice, anch’esso ora collaboratore di giustizia, deve scontare una pena di sei anni di reclusione. Durante l’interrogatorio, Lo Giudice ha anche fatto i nomi delle persone che hanno materialmente posto gli esplosivi: Antonio Cortese e Vincenzo Puntorieri.

Pericolo scampato, quindi, per l’ex Ministro della Giustizia, che se non fosse stato per quelle due intimidazioni, non si sa se ora sarebbe vice premier.

di Alessandro Bovo

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