A causa di problemi tecnici questo numero di RNN è consultabile interamente all'interno della mailRNN 45: Una settimana Radicale: XX° anniversario di NPSG; NTCaino in Africa, il direttivo di "Turchia in Europa Subito" |
Risultati della Conferenza “XX anniversario di Non c’è Pace Senza Giustizia: sfide e opportunità per la Corte Penale Internazionale”Sabrina Gasparrini @Sabrins Due punti di ordine generale e tre specifiche raccomandazioni sono emerse dalla Conferenza dello scorso 13 novembre al Senato, cui hanno partecipato rappresentanti degli Stati, della Corte Penale Internazionale, magistrati, avvocati, esperti, parlamentari. I due punti cruciali con riferimento alla complementarietà e alla cooperazione sono: A) questi due principi cardine devono essere considerati congiuntamente, poiché spesso sono le due facce di una stessa medaglia. Questo è importante specie quando si tratta di traslare lo Statuto di Roma nell’ordinamento interno e di eseguire il lavoro attinente alla giustizia penale internazionale e alla CPI. B) La sensibilizzazione da parte della CPI dei vari attori rilevanti è fondamentale per far funzionare la complementarietà e la cooperazione. Il coinvolgimento delle persone su tali tematiche è importante per promuoverne la comprensione e quindi rafforzarne l’impegno. In particolare, la Conferenza ha formulato le seguenti raccomandazioni: 1) incoraggiare maggior sostegno per la CPI da parte del Consiglio di Sicurezza delle NU, soprattutto rispetto ai casi ad essa deferiti (attuali o futuri che siano); 2) incoraggiare meccanismi nei rapporti tra Stati, e tra Stati Assemblea degli Stati Parte, per supportare i Paesi nell’adempiere all’obbligo di cooperare con la CPI, che sia in quanto Stati Parte o con riferimento ai casi deferiti dal Consiglio di Sicurezza delle NU; 3) incoraggiare il supporto da parte di vari attori - inclusa la CPI, i governi, la società civile - agli Stati per adempiere all’obbligo di investigare e perseguire i crimini a livello nazionale. |
«Turchia in Europa da Subito» denuncia la decisione irresponsabile della Commissione Juncker che blocca gli ingressi nell'UE fino al 2019Mariano Giustino* @MarianoGiustino Il 12 novembre si sono svolti a Roma i lavori del primo Consiglio direttivo di Turchia in Europa da Subito, organizzazione transnazionale di cittadini e parlamentari che persegue lo scopo di sostenere e promuovere l’immediato ingresso della Turchia nell’Unione Europea. La riunione è stata preceduta da un incontro tra i dirigenti dell’associazione Turchia in Europa da Subito e il nuovo ambasciatore della Repubblica turca in Roma, S.E. Aydın Adnan Sezgin, l'11 novembre. Il Consiglio direttivo ha denunciato come scandalosa e politicamente sbagliata la dichiarazione della Commissione europea Juncker, la quale afferma che prima del 2019 non avverrà alcun ingresso nell’Unione Europea. La decisione è stata recepita da tutti i paesi candidati, e dai paesi che aspirano alla candidatura, come un congelamento di fatto dei negoziati. Ciò significa che i processi di riforma che sono stati avviati tra molte difficoltà, come è avvenuto per la Turchia, rischiano di restare paralizzati fino al 2019 venendo meno il carattere di urgenza delle riforme necessarie da intraprendere per l’allineamento con l’acquis comunitario. È' ancora più grave il fatto che la presa di posizione della Commissione Juncker non abbia suscitato alcuna reazione, non solo nel Parlamento europeo, ma anche nel governo italiano, che deve respingere con fermezza questa irresponsabile posizione. L’associazione Turchia in Europa da Subito ne denuncerà la gravità in tutte le sedi istituzionali sia italiane che europee. È possibile ascoltare integralmente i lavori del Consiglio direttivo di Turchia in Europa da Subito sul sito di Radio Radicale: http://www.radioradicale.it/scheda/426008/consiglio-direttivo-dellassociazione-turchia-in-europa-da-subito * Direttore della rivista «Diritto e Libertà» [email protected] @TURKEYEUROPENOW @AntennaAnkara |
Continua la missione di Nessuno Tocchi Caino in AfricaNessuno Tocchi Caino @HandsOffCain_IT Dopo la tappa in Zimbabwe, la missione di Nessuno Tocchi Caino e del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito è continuata nelle Comore, con l’obiettivo di trovare sostegni alla Risoluzione ONU per la moratoria delle esecuzioni che andrà al voto all’Assemblea Generale a metà dicembre. Il 17 novembre la delegazione dei Radicali, composta da Sergio D’Elia, Marco Perduca e Marco Maria Freddi, insieme all’Ambasciatore d’Italia Luigi Scotto, ha incontrato il Ministro degli Esteri delle Comore El-Anrif Said Hassan per discutere la posizione di voto, in passato di astensione, sulla risoluzione ONU pro-moratoria. “L’abolizione della pena di morte ha un valore umanitario, perché consente alle persone di vivere e riabilitarsi”, ha detto il Ministro Said Hassan, il quale ha aggiunto che il Governo ha approvato una proposta di riforma abolizionista del Codice Penale e di Procedura Penale che però non è passata in Parlamento. “Ci proveremo col prossimo Parlamento la cui elezione è prevista a gennaio 2015”, ha aggiunto. Per quanto riguarda il voto sulla Risoluzione ONU, il Ministro degli Esteri ha detto che sta preparando una nota che verrà discussa nel Consiglio dei Ministri che dovrà decidere se passare dal voto di astensione, come negli anni precedenti, al voto a favore. La delegazione di Nessuno Tocchi Caino e del Partito Radicale aveva fatto visita in mattinata al carcere della capitale delle Comore, Moroni, una struttura fatiscente che risale all’epoca del dominio coloniale francese. La missione si concluderà a Niamey, capitale del Niger, con la partecipazione anche del membro del direttivo di NTC Matteo Angioli e il Presidente Marco Pannella. |
Presentata denuncia alla Commissione europea sull’acqua al tallioMassimiliano Iervolino @iervolino_m Il tallio è un elemento chimico altamente tossico utilizzato nel passato per topicidi e insetticidi. L’unico organismo ufficiale che ha preso in considerazione la pericolosità del tallio è stata l’EPA, prevedendone un limite massimo di presenza nelle acque potabili di 2 µg/l. Ebbene, l’11 settembre di quest’anno alcuni docenti dell’Università di Pisa, hanno inviato una lettera agli organi competenti per segnalare la presenza di tallio nelle acque ad uso pubblico distribuite nell’abitato del Comune di Pietrasanta. Dai campionamenti effettuati, è emerso che le concentrazioni di tallio variano da 1,77 µg/l fino a 10,1 µg/l. A seguito di tale denuncia, il 23 settembre 2014 si è tenuta una riunione alla presenza dei vari organi competenti in materia. Al verbale di questo incontro è stata allegata una tabella di misurazioni prodotta dal Laboratorio di Sanità Pubblica di Lucca, da dove si evince che la presenza di tallio nell’acqua era già nota nel 2011. Sulla base di queste analisi, il sindaco del comune di Pietrasanta, il 3 ottobre 2014 ha emanato un’ordinanza sindacale con cui viene vietato l’utilizzo dell’acqua. Per questo ho deciso di presentare una denuncia alla Commissione europea per la violazione da parte dell’Italia della direttiva 98/83/CE (art.4 comma 1 lettera a). La documentazione inviata alla Commissione europea è disponibile al seguente linkhttp://www.massimilianoiervolino.it/comunicati-stampa/225-acqua-al-tallio-iervolino-presentata-denuncia-alla-commissione-europea.html |
Certi Diritti a congressoLeonardo Monaco* @Monaco_Leonardo Si avvicina la tre giorni congressuale dal 21 al 23 novembre dell’Associazione Radicale Certi Diritti , soggetto costituente del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito. L’adunanza avrà luogo al Grand Hotel Lamezia (Piazza Lamezia, Sant’Eufemia di Lamezia Terme, CZ) e sarà preceduta nel pomeriggio del venerdì da una sessione sulla promozione dei diritti delle persone LGBTI nell’ambito della PA e delle aziende private, per poi entrare nel vivo del dibattito congressuale da sabato con le abituali relazioni di Segretario e Tesoriere, con le relazioni tematiche diFilomena Gallo (Segretario dell’Associazione Luca Coscioni), Ottavia Voze (attivista trans), Alessandro Comeni (attivista intersex), Sergio Lo Giudice (Senatore PD iscritto all’Associazione) e i contributi del Segretario di Radicali Italiani Rita Bernardinie di Marco Pannella. Sono solo alcuni degli interventi che caratterizzeranno un appuntamento congressuale che si svolgerà in concomitanza delle elezioni regionali in Calabria e del Transgender Day of Remembrance, nella cornice di un Paese che prosegue a rilento sul fronte delle riforme per l’affermazione della libertà e della responsabilità sessuale delle persone e con uno sguardo fisso a quello che succede oltre i confini italiani, dove sempre più ordinamenti vedono sbocciare leggi che criminalizzano in base all’orientamento sessuale e l’identità di genere. Un fine settimana di ricerca e dibattito, dove disegnare la strategia di Affermazione Civile per il prossimo anno e costruire le nuove iniziative transnazionalidell’Associazione. Informati su come raggiungerci e preannuncia la tua presenza . * Segretario di Certi Diritti |
OSCE #BerlinPlus10: Antisemitismo a 70 anni da Auschwitz e BirkenauIlari Valbonesi @ ilarzip Il 12 e 13 novembre si è tenuta a Berlino la decima conferenza OSCE #BerlinPlus10 dedicata a fare il punto sull'antisemitismo in Europa a dieci anni dalla Dichiarazione di Berlino . La conferenza ha registrato la partecipazione di circa due terzi dei 57 Stati membri, in un momento in cui l'antisemitismo si riaccende in diversi paesi. A 70 anni dalla liberazione dei campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau, l'antisemitismo ha infatti assunto forme che fanno ricordare la persecuzione organizzata: il partito neo-nazista tedesco Die Rechte ha chiesto alle autorità municipali gli indirizzi degli ebrei che vivono a Dortmund, e i tentativi di rimuovere la memoria della Shoah non sono più l'esclusivo strumento di propaganda di stati islamici integralisti. "Se nel 1945 mi avessero detto che da anziano avrei ancora combattuto contro l'antisemitismo, non ci avrei mai creduto. Ora il pericolo è tornato". Sono le parole del premio Nobel per la pace Elie Wiesel , sopravvissuto all'Olocausto, ricordate in apertura di conferenza dal ministro degli esteri tedesco Frank Walter Steinmeier che ha lanciato l'allarme contro "l'antisemitismo, una pugnalata nel cuore della nostra società". "Una minaccia per il grande progetto del liberalismo europeo e il pluralismo" ha ribadito con forza Samantha Power, ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite. La necessità di condannare la propaganda razzista, xenofoba e antisemita, e sviluppare programmi di formazione per le nuove generazioni, costituisce il messaggio complessivo della conferenza, nelle parole del Presidente dell'OSCE Didier Burkhalter. |
Le elezioni in Bahrein non possono nascondere le violazioni dei diritti umaniGianluca Eramo @gianlucaeramo Il 22 novembre i cittadini del Bahrein saranno chiamati a votare alle elezioni legislative, le prime dopo le dimostrazioni di massa del 2011. Da allora, il governo ha represso con la forza qualunque denuncia della situazione in cui versano i diritti umani nel paese e impedito ogni tentativo di stabilire un dialogo politico significativo e inclusivo con le forze di opposizione. Le elezioni del 2014 saranno sicuramente usate come copertura per l’attuale crisi dei diritti umani; e non potranno essere considerate né inclusive né un segnale di riforma politica. Il parlamento del Bahrein rimane un semplice salotto, con scarso potere legislativo e ancor meno capacità di controllare il governo. Allo stesso tempo gli abusi dei diritti umani continuano, come si evince dalle recenti detenzioni dei difensori dei diritti umani Nabeel Rajab, Zeinab Alkhawaja e Ghada Jamsheer. Le maggiori forze di opposizione hanno deciso di non partecipare a queste elezioni. La non partecipazione a queste elezioni farsa è diritto politico fondamentale delle forze di opposizione bahreinite, nonché metodo non violento di protesta politica, tramite cui esprimono il loro forte dissenso nei confronti della situazione dei diritti umani in Bahrein. La comunità internazionale ha la responsabilità di assicurare che le autorità del Bahrein smettano di utilizzare questo gioco di specchi e utilizzare la sua influenza per porre una fine alle violazioni dei diritti umani, a partire dal rilascio dei prigionieri politici, per poi spingere affinché avvenga un dialogo reale e inclusivo. Le prossime elezioni in Bahrein non potranno e non dovranno essere usate come una copertura delle violazioni dei diritti umani. |
La rivolta nonviolenta dei lavoratori cinesiMatteo Ariano Il China Labour Bullettin è stato fondato da Hang Dongfan , uno dei protagonisti della rivolta di piazza Tiananmen, promotore del primo sindacato cinese libero e indipendente, poi sciolto dall’Autorità. Il Bollettino è una preziosa miniera di notizie provenienti dal mondo del lavoro cinese, con l’occhio particolarmente attento alle crescenti rivendicazioni dei lavoratori. Significativa è una mappa interattiva , costantemente aggiornata, in cui sono riportate informazioni relative a manifestazioni e scioperi in corso in tutta la Repubblica Cinese, da cui si può verificare come siano decine e decine le azioni di lotta avviate da centinaia o, addirittura, migliaia di lavoratori. In un articolo apparso lo scorso luglio si mette in luce l’evoluzione della protesta dei lavoratori cinesi: nel luglio del 2009, il manager di un’azienda metalmeccanica veniva linciato dai lavoratori inferociti perché la società era stata acquisita da un’altra compagnia. Dopo quell’episodio si scelse il ripudio del metodo violento e l’uso di scioperi e cortei quali unici strumenti nonviolenti di rivendicazione dei propri diritti. Così, nel maggio di quest’anno 40.000 lavoratori di una fabbrica di scarpe hanno dato origine alpiù grande sciopero degli ultimi anni in Cina e ottenuto il riconoscimento di diversi diritti. La rivolta nonviolenta, quindi, non passa solo da Hong Kong (non a caso sede del Bollettino); un’altra rivolta, silenziata perché più ampia, sta avvenendo nel resto del Paese, anch’essa con possibili ripercussioni a livello mondiale, in particolare rispetto all’attuale dumping sociale praticato dalle aziende cinesi. |
Roma, 13 novembre 2014: Emma Bonino interviene alla Conferenza tenuta al Senato in occasione del ventennale della fondazione di Non c'è Pace Senza Giustizia |
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