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Road To Brazil – Germania-Armenia 6-1: Ozil e Podolski illuminano Mainz, Reus k.o.

Creato il 06 giugno 2014 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste

Germany v Armenia - International FriendlyLow sembra aver oramai chiaro in mente che andrà in Brasile col 4-5- ½ , modulo provato nelle ultime due amichevoli pre-mondiali. In assenza di prime punte ,o forse aspettando la migliore condizione fisica del veterano Klose, il ct punta ad usare tutti i suoi migliori trequartisti, mezze punte ed ali offensive per questo schema sulla carta titanico che lascia in panchina all’inizio di gara Gotze e Ozil, ed è tutto dire.

Lahm ormai adattato mediano da terzino, come il buon Zanetti, però non ha i numeri di Schweinstaiger in mezzo al campo e si ritrova spesso a fare lo stesso lavoro di Khedira. Il potenziale “Falso nueve” Muller nonostante un passato da seconda e prima punta nei primi vagiti al Bayern è sembrato sempre poco a suo agio in quella posizione soprattutto nella prima parte di gara, spesso fuori posizione e poco preciso. Nel primo tempo vediamo un’Armenia timida che pressa in modo blando, lasciando giocare la Germania. Decisivo il capitano Berezovski due volte su Reus, il migliore dei suoi sino al brutto scontro che lo ha costretto ad uscire sul finale di tempo. La forma degli uomini di Low è eccellente, esplosivi in tutte le zone del campo ma è difficile fare misure con una Armenia cosi spenta. Gli stessi Mertesacker ed Hummels che mal si erano intesi nella precedente amichevole col Camerun hanno a questo giro trovato meno ostacoli.


Nonostante un potenziale offensivo di buon calibro con Movsysian e Mkhitaryan punte di diamante del 4-5-1, questo duro e puro, la nazionale di Challandes nella prima metà di gioco è sembra totalmente assente. Si tratta pur sempre di un’amichevole ma i toni di questo match sono stati fin troppo flebili nella prima metà di gara persino per due nazionali note per l’animo battagliero. L’Armenia è stata compagna di girone dell’Italia nella qualificazione a Brasile 2014 risultando un osso duro per gli azzurri ben più in casa nostra che in trasferta. In entrambi casi Mkhitaryan andò a segno, manifesto di come, con la giusta motivazione, l’Armenia sia una nazionale in ascesa e con un buon potenziale per il futuro se pensiamo che una nazionale come la Bosnia quest’anno, grazie anche ad un girone poco impegnativo potrebbe passare alla fase finale del mondiale.

I cambi di Ozil e Podolski sono risultati fondamentali, Ozil decisamente più brillante di Kroos che va a prendere il posto di Lahm, uscente, determina una migliore regia in mezzo al campo, abituato grazie anche a Guardiola a questo ruolo. Podolski dal canto suo aumenta il potenziale offensivo di Low che riesce grazie con questo cambio nei primi minuti del secondo tempo a capitalizzare il tanto possesso palla sino a quel momento ottenuto con un’azione che ha visto collaborare proprio Ozil con l’attaccante dell’Arsenal ed avere come rifinitore di ultima istanza il tacco di Schurrle per il primo gol, inseguito lo stesso Lucas per il secondo. Positivo anche Boateng che aveva avuto difficoltà nel riadattarsi terzino, presente sia in fase di possesso che di non possesso, pericolo un paio di volte dal limite dell’area.

Uscito Boateng si è visto come l’equilibrio difensivo tedesco in realtà sia precario con Grosskreutz che in meno 2 minuti procura un rigore del tutto gratuito all’Armenia realizzato poi da Mkhitaryan Il momentaneo pareggio però dura appena pochi minuti prima di finire sul 4 a 1 sotto i colpi di Howedes e Klose (entrato al posto di Muller al 65esimo) In tutte le azioni dei gol è determinante Ozil sia come assist man che come regista, un giocatore che dimostra di avere una visione del campo con pochi eguali al mondo, e sono questi i giocatori che fanno la differenza nelle competizioni internazionali. C’è gioia anche per Gotze prima su assist di un Podolski implacabile e poi sul finire di una azione rocambolesca a dir poco ma perfettamente sviluppatasi da movimenti e colpi di classe da uno dei reparti offensivi più completi e dinamici in circolazione.

Questa Germania potrebbe diventare la vera prima avversaria del Brasile con un perfetto connubio tra il possesso palla alla spagnola e la verticalità degli esterni tedeschi, con Lahm terzino e Schweinsteiger nella mediana insieme a Khedira la Germania di Low può puntare altissimo. Forma fisica da domatore di Kaiju e mentalità vincente stile Wolf Of Wall street, i tedeschi quest’anno non hanno scuse.


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