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Roastbeef (e intervista)

Da Maric740

Roastbeef (e intervista)

Scomparsa.. chiedo scusa a tutti. Ma ho fatto bene ad aspettare oggi per aggiornare il blog. Vi racconto: oggi pomeriggio la mia super capa mi ha detto che alle 18.15 avrei dovuto sostenere un’intervista telefonica, per raccontare della presenza della nostra Fondazione al Salone del Gusto. L’agenzia di PR prepara un file con le cose che avrei dovuto dire (primo grave errore) e  decido di fare l’intervista da casa. Alle 18.05 ero bloccata in tangenziale col terrore che la giornalista mi chiamasse con lo strombazzare dei Tir in sottofondo. Alle 18.09 non trovavo parcheggio, col terrore che la giornalista mi chiamasse nel bel mezzo delle mie quotidiane imprecazioni in merito alla ricerca di un posto letto per la macchina. Alle 18.15 chiamo il numero della redazione e mi risponde che mi avrebbe richiamata a breve. Ottimo, il tempo di posare la borsa e… mi richiama (no, è la nonna: Emmarrina… ma da quanto tempo! Ennoncisei mai a casa! Eccommustai?). Sbolognata in un secondo la nonna, mi chiama la giornalista.  A questo punto la mia classica serie di calamità: Al telefono sento l’eco di quello che dico (Buongiorno – buongiorno; chiamo per essere intervistata – chiamo per essere intervistata; Fondazione – Fondazione etc…). , Giosy, la ragazza che il venerdì mi aiuta per le pulizie accende l’aspirapolvere alla massima potenza e non capisce i miei gesti convulsi mentre cerco di dirle di spegnerlo subito. Il mio telefonino (con al telefono la giornalista) comincia a suonare bip, bip e a vibrare (era Francesco che mi scriveva forsennatamente su Wup). In ultimo, si mette a squillare il telefono di casa. Penso volessero vendermi qualcosa, perchè ha continuato a suonare come un pazzo per tutta l’intervista! Maledetto. Confortata almeno dal dover solo leggere il mio discorso da 4 minuti, la giornalista mi dice che il tempo a disposizione si era ridotto a 60 secondi (e quando mai!?). Due possibilità: leggere una riga sì e una riga no (mmm) o leggere velocissima. Scelta strada 2. All’ultima frase ho pensato davvero di soffocare.  Adesso qualcuno starà ascoltando i miei 60 secondi di apnea, più aspirapolvere, più vibrazione, più bip-bip, più grattio della gatta siamese alla porta. Ottimo venerdì sera a tutti.

Ps. ricevuto sms dall’agenzia di PR: Ti abbiamo ascoltata tutte, brava! … Staranno ridendo come pazze… uffi!

Roastbeef (e intervista)

ROAST BEEF STECCATO ALLE SPEZIE 

1 pezzo di roast beef da 700/800 gr

1/2 bicchiere di vino bianco secco

un mazzetto di spezie miste: salvia, rosmarino, timo

1 spicchio di aglio

sale, olio e burro qb

spago da cucina

Prendere il pezzo di carne e inciderlo profondamente con un coltello sottile in 3/4 parti. All’interno delle incisioni spingere delicatamente un trito ottenuto dalle spezie e dall’aglio, tagliati finemente al coltello. Massaggiare la carne con un filo d’olio e  legarla con lo spago. Mettere a soffriggere la carne a fiamma vivacissima (e girandola su tutti i lati) in un tegame a fondo spesso con burro e olio evo. Una volta che il pezzo di carne sarà ben arrostito su tutti i lati, abbassare un poco la fiamma, salare, e aggiungere il vino. Coprire e cuocere per 20 minuti (possedendo un termometro da cucina, la temperatura che il cuore della carne deve raggiungere per ottenere il classico roast beef all’inglese, nè troppo crudo, nè troppo cotto, è di 50/55° circa).

Lasciar raffreddare la carne a temperatura ambiente, tagliare sottilmente e servire con rucola, grana, limone o chi ne ha ne metta :)

Con questa ricetta partecipo – fuori concorso perchè come sempre in ritardo – al Contest: Colors&Food what else  - brown like Autumn:)

Roastbeef (e intervista)



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