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Roba vecchia o risorsa di civiltà?

Creato il 02 settembre 2011 da Cortese_m @cortese_m
Mi scuso in anticipo, l’argomento non è di quelli che “tirano”, purtroppo aggiungo io, ma credo che prima o poi dobbiamo fare i conti con noi stessi, col nostro passato, e soprattutto col nostro futuro. Il nostro Paese è al mondo in prima linea per quanto riguarda i Beni Culturali, non all’avanguardia, solo quantitativamente in prima linea.L’Italia è’ un grande parco culturale, un enorme agglomerato di bellezze artistiche e paesaggistiche da far invidia al mondo intero, se non sbaglio possiede oltre il 60% dei Beni Culturali del globo.Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Brunelleschi, Bernini, Vanvitelli, sono noti nel mondo e il mondo avrebbe voluto fregiarsene come noi possiamo fare.Un osservatore straniero potrebbe (ingenuamente..) pensare che in questo Paese ci si nutra - non solo in senso metafisico - di questo, che gli Italiani siano stati in grado di sfruttare questa enorme risorsa, di creare lavoro, occupazione, di fare dell’accoglienza e della cultura il loro pane e di fare di tanta grazia un vessillo di civiltà da mostrare al mondo intero. Nemmeno per sogno!Le notizie che quotidianamente troviamo sui giornali vanno in ben altra direzione:“I restauratori Italiani vengono pagati 8€./ora e sono precari”, “Pompei cade a pezzi, oltre ad essere popolata di cani randagi”, “ lo Sposalizio di Raffaello spostato in emergenza per evitare danni permanenti causa infiltrazione d’acqua nei locali che lo ospitano”, e così via per la strada del delirio.Addirittura di recente è stata istituita una nuova imposta, neanche a dirlo sulla benzina, per finanziare i restauri dei siti archeologici che cadono a pezzi! Ma scherziamo?Se un sito archeologico è aperto, custodito, governato, gestito come si deve, si autofinanzia e crea ricchezza!In un Paese che non è il nostro, certo…In Italia non c’è nessuno che abbia a cuore la conservazione della memoria storica-artistica-culturale, di questo nostro patrimonio, da un lato, ed abbia delle idee valide  per sfruttare tutto questo che tantissimi Paesi del mondo c’invidiano?In Parlamento, oggi come ieri, nessuno è mai stato abbastanza interessato, convinto, intelligente, capace da perseguire una strada di valorizzazione del patrimonio artistico e “sfruttamento” dello stesso a  vantaggio di espansione, di ricchezza, di creazione di lavoro?Evidentemente no, se sto qui a denunciarlo!E scusatemi se mi accaloro, ma la mia estrazione culturale, la mia istruzione è molto vicina a questi temi, quindi parlo di cose che un po’ conosco e non per sentito dire..Addirittura, questo è il Paese della cementificazione selvaggia in zone di altissimo valore paesaggistico e ambientale, pensiamo alle costruzioni quasi in riva al mare o a ridosso delle bocche dei vulcani, gli esempi si sprecano.Il settore della cultura, dei Beni Culturali, del turismo culturale, potrebbe essere il settore trainante del nostro Paese, dando lavoro a milioni di persone, ed in maniera stabile e duratura, non parlo certo di lavori stagionali che sulle nostre coste tutte le estati vedono migliaia di persone chiamate a prestare la loro opera per 3/4 mesi quali camerieri, cuochi, autisti, ecc., parlo di ben altro!I musei sono spesso chiusi, con poco personale, con gli scantinati pieni di opere d’arte che nessuno vedrà mai, i siti archeologici ricettacolo di rifiuti e cani randagi, e via così!Altri Paesi con molte meno risorse hanno creato delle fortune! Con piccole statuette decantate come chissà cosa, ci hanno costruito immense fortune oltre ad una fama e a una immagine nota nel mondo, vogliamo parlare della Sirena di Copenaghen?Qui in Italia abbiamo città e paesi che sono dei musei a cielo aperto, gli stranieri che vengono a trovarci passeggiano col naso all’insù, e invece noi andiamo a testa bassa, al massimo fermandoci a leggere, ad altezza dìocchio, i messaggini d’amore che i fidanzatini si lasciano scritti a caratteri cubitali sulla facciata di un palazzo storico o sul braccio del dio greco di turno, magari proprio nel mezzo di una bella piazza di una qualsivoglia città turistica del nostro Stivale!Questa a-cultura,  questo imbarbarimento a cosa è dovuto?Eppure molti anni fa’, hanno dovuto istituire il “numero chiuso” nelle Università, perché in troppi volevano entrarci,  ma allora non siamo un popolo di analfabeti…PARE!Ma è altrettanto vero che di istruzione ed educazione in tal senso nelle scuole se ne fa’ poca (forse nulla…) e nelle famiglie anche meno . Basta leggere i programmi ministeriali (oltre alla reale applicazione poi..) di talune materie ritenute antiche o addirittura inutili!Un male tutto nostro, è certamente quello di non percepire la “cosa pubblica” come bene di ciascuno, la strada e monumenti devono essere percepiti anche un po’ nostri per dedicargli le attenzioni che dedichiamo alle cose che abbiamo dentro casa nostra, altrimenti le cose non funzionano.I Paesi del nord Europa posso darci lezioni “alte” in questo senso, non neghiamolo!Questo a noi manca, forse è proprio da qui che bisogna partire per costruire il futuro prima che il passato vada in pezzi e senza il quale non si edifica alcun domani per i nostri figli.nanni

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