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Robedamamma capitolo 20: epperò la mamma sei tu…

Da Robedamamma @robedamamma

Pensavamo fosse raffreddore. Poi influenza. Infine febbre dovuta ad un forte mal di gola. Quando dicono che i primi pediatri del proprio bambino sono la sua mamma e il suo papà, pare chiaro non stiano parlando di noi. No, perchè alla fine era scarlattina. E uno dice Ma è ovvio: lingua a lampone, gola arrossata e quello sfogo intorno alla bocca (che per te era un semplice arrossamento dovuto al frequente soffiarsi il naso), non poteva che essere scarlattina!

Eh, già. Scusate, non frequento.

Il pediatra rincara la dose: Dovevate portarmela prima!

Quando scusa? Perché se la porti per un raffreddore vieni defenestrato nell’arco di tre nanosecondi e finchè non sono apparsi i puntini chi se lo immaginava? Ché qui occorrerebbe essere veggenti, mica basta essere genitori.

E dunque scarlattina fu. Una malattia che, sebbene considerata tra le meno terrificanti rispetto alle altre malattie esantematiche, accende in me (che da Piccole Donne non mi sono mai riavuta) l’immagine di Beth che giace stremata nel letto, più di là che di qua. E va bè, erano altri tempi, c’era la guerra di secessione, e quella Beth lì era già cagionevole di suo. Però, sti cavoli!

Infine, tanto per sfatare nuovamente le dicerie materne sul mio conto Ah tu le malattie le hai fatte tutte: da piccola eri un disastro, sempre malata!, pare che no, la scarlattina non l’avessi mai avuta. Fino a sabato notte, almeno.

Perciò qui si fa clausura dura. Una clausura fatta di torte, lavoretti natalizi, coccole e libri. E non ci lamentiamo, eh. Per casa gira una per niente abbattutaMarmocchia a pois. E mentre tu la guardi con gli occhi daFigliafigliamiaperchéproprioate, lei ti resituisce il suo solito sguardo vivace, che brilla in mezzo a tutti i puntini.

E tu vorresti essere dieci, centomila volte più rassicurante. Avvolgerla di certezze e tranquillità, lasciarla libera di credere che non è proprio nulla e presto passerà.

Ma la verità è che nel profondo c’è una voce che grida Voglio la mamma.

Epperò la mamma, stavolta, sei tu!


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