Robert Adams, il cantore della neotopografia

La fotografia di Robert Adams si concentra sulla vastità del territorio nord americano. Nella sua ricerca estetica hanno contribuito tantissimo i suoi ricordi d'infanzia, quando faceva lunghe passeggiate nella natura con i suoi genitoritra gli anni '40 e '50.

Anche se proprio la sua generazione è cresciuta sotto l'influenza culturale della televisione, per Adams la natura ha sempre costituito grande attrattiva.
Nei suoi lavori che ha iniziato a produrre a partire dei primi anni '60, Adams si concentra non su un paesaggio intatto e inalterato ma su quanto natura e civilizzazione si incontrano.
Il sempre più progressivo e irresponsabiletrattamento del paesaggio nel processo di trasformazione dell'ovest americano, certamente, recita un ruolo fondamentale nella sua ricerca fotografica. Il suo è dunque un approccio profondamente documentaristico e di aperta critica sociale al paesaggio.

Le case tutte uguali e le strade solitarie diventano nella fotografia di Robert Adams un tracciato evidente del suo narrare l'espansionismo di un'America sempre meno rurale e sempre più suburbia. E non mancano gli osservatori che accostano le atmosfere di melancolica e banale bellezza a quelle che si trovano nei dipinti di Edward Hopper.
Nei primi anni '60 Robert Adams di ritorno in Colorado dalla California dove aveva frequentato il college, fu scioccato: la rapida urbanizzazione del paesaggio aveva completamente trasformato i luoghi della sua infanzia.
Il Colorado somigliava adesso proprio a quella California da cui era tornato.
E fu proprio allora che Adams si convinse ad utilizzare la fotografia come un potente medium attraverso il quale registrare la memoria collettiva, come archivio visuale di tutto ciò che sta per sparire o che è già drammaticamente scomparso nel paesaggio.

L'importanza del narrare e documentare per immagini di Robert Adams hanno un'importanza assoluta nella fotografia di paesaggio urbano, senza la quale probabilmente non avremmopotuto incontrare neanche i successivi e forse in un certo senso più esteticamente spettacolari lavori di William Eggleston e Stephen Shore.

Se oggi parliamo di neotopografia in fotografia dobbiamo anche ringraziare Robert Adams, riconosciuto tra i più influenti fotografi della sua generazione.http://feeds.feedburner.com/AlessioCogheStreepher