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Robert Capa me fa ‘na pippa

Creato il 26 maggio 2011 da Abattoir

Robert Capa me fa ‘na pippaL’avvento del digitale, Facebook e i prezzi modici delle apparecchiature fotografiche anche di una certa qualità hanno contribuito alla diffusione di un morbo, incurabile al momento, che miete più vittime di quanto abbia fatto nel 1300 la Peste Nera : la convinzione di essere fotografi.
La borghesia emergente palermitana (e non) ha sfornato dei figli che, non avendo il problema di sopravvivere con le proprie forze (e dunque la necessità di trovarsi un lavoro vero) o non avendo semplicemente un cazzo da fare, scelgono la fotografia come pseudo impiego retribuito in popolarità tra i cciòvani, arrivando addirittura, in casi sempre più frequenti nonché raccapriccianti, ad organizzare delle mostre con il frutto del loro talento da discount.
Tutti ignorano le modalità e funzioni varie della loro EOS vattelappesca perché riconoscono solo il simbolo ‘auto’.
Così avremo il pirla che fotografa tramonti a Mondello, quello specializzato nell’immortalare sRobert Capa me fa ‘na pippaigarette,mani con sigarette e bicchieri di birra e quello che appena vede una balata con un cane disteso ritiene di aver trovato lo scatto della vita. Non dimentichiamoci degli accaniti photographer di munnizza, di panellari e di scene urbane annebbiate dal fumo delle stigghiola. Nel mio cuore ci sono quelli/e che si fanno immortalare con la loro Reflex nuova nuova mentre sono intenti a fotografare qualcosa che loro ritengono artistica, tipo l’inferriata del Teatro Politeama o un piccione che caga da un lampione. Attenzione, in queste foto tutti/e tengono con pollice e indice l’obiettivo per apparire più professionali ma non perché siano consapevoli che funga da zoom. Non sono rari i casi in cui si fanno ritrarre mentre usano il tappo dell’obiettivo come benda corsara per porre l’accento sulla marca dell’aggeggio infernale.
Considerate che le macchine fotografiche di nuova generazione, anche le meno costose, sono molto potenti e, anche in modalità manuale, riescono a scattare delle foto che, agli occhi di un profano, sono belle, quasi da Premio Nadar. Pure un cesso, con luce e prospettiva giuste,tempi di esposizione, zoom e messe a fuoco corretti può apparire come un piccolo angolo di Paradiso.

Masterclass, corsi e quant’altro abbondano. Costano un occhio della testa, ma fortunatamente per gli organizzatori, abbondano anche i figli di papà che possono permetterseli. Poi per le ragazze, atteggiarsi a fotografe, con tanto di abbigliamento tipo(piercing in un punto x del viso, kefiah o pashmina, pettinatura alla moda con frangetta cortissima e occhio a polpo), è un ottimo metodo per sentirsi fighe.
Robert Capa me fa ‘na pippaPersino Martina ‘cervellodigallina’ Colombari ha organizzato una mostra a Milano in cui ha esposto 4000 foto che si è fatta da sola in bagno, in ascensore in tutta la sua bellezza acqua e sapone(?). E la cosa peggiore è stata che nessuno le ha sputato in faccia. Ma d’altra parte nessuno ha sprofondato nel guano tutti quegli orrori che ci propinano ogni settimana spacciandoli per mostre di foto artistiche.
La fotografia è stata stuprata da quest’orda di gente piena di soldi ma priva di talento e, di conseguenza, è stata banalizzata orrendamente. Mutilata della sua valenza artistica.
Essere fotografi è molto di più che possedere una tecnica o un’attrezzatura pesante. Tutti possono comprarsi una Reflex ma quasi nessuno è un fotografo. Certo, ognuno è libero di coltivare la propria passione senza necessariamente vendersi agli altri con superbia ed arroganza come ‘artista fotografo’.
Senza contare che a causa di questa marmaglia incompetente, maestra nell’arte di Photoshop, che affolla il mondo, i professionisti spesso non hanno lo spazio che meritano.

“La macchina fotografica è uno strumento semplice, anche il più stupido può usarla, la sfida consiste nel creare attraverso di essa quella combinazione tra verità e bellezza chiamata arte”.
Isabel Allende, Ritratto in seppia, 2001


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COMMENTI (1)

Da Manu Di Nazareth
Inviato il 01 settembre a 20:09
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Impossibile non condividere, sono d'accordo al 100% con tutto! Quella della Colombari mi mancava, sticazzi! :D