Roberta + Alvaro, un vero matrimonio intimo

Creato il 17 giugno 2013 da Sposenonconvenzionali

Alvaro è portoghese, amante della musica e bravissimo chitarrista funky sempre in viaggio tra Brasile, Midwest americano, India ed ovunque il suo corpo e la sua mente lo portino. Roberta è bellunese, con una laurea in economia e commercio in tasca, un presente da super mamma, cuoca d’eccezione ed un futuro ricco di progetti.
Il giorno del loro matrimonio è stato sicuramente fuori dall’ordinario. O forse estremamente speciale proprio perché inserito nell’ordinarietà e nella quotidianità della loro vita. E’ stato un matrimonio semplice, intimo, che raccontava di loro in ogni piccolo gesto, un matrimonio che non ha snaturato la loro essenza e per questa semplicità, un matrimonio decisamente non convenzionale.

Un grazie a DuePunti Wedding Photography per avermi dato la possibilità di pubblicare questo matrimonio. Le loro foto raccontano con la potenza e la verità dello stile di un documentario etnografico la semplicità della vita di questa splendida famiglia. Un’intensità tale che sembra di conoscere Roberta ed Alvaro da tantissimo tempo e di stare lì con loro.

Ma cominciamo dall’inizio.

Sono passati ormai tredici anni dalla sera in cui i loro sguardi si incrociarono in un pub di Lagos. Roberta non ci voleva andare, “Non sono mica venuta in Portogallo per andare a bere birra in un pub Irlandese” aveva detto alle sue tre amiche, compagne di viaggio e di studi alla facoltà di Economia dell’Università di Udine. Lui faceva il barista ed il suo sorriso raccontava gli splendidi posti dove aveva vissuto prima di arrivare in quell’angolino di Portogallo. Raccontava dei profumi di Madeira dov’era nato, del sole della Tunisia, della Spagna, della Scozia e del Brasile dove aveva vissuto con la famiglia seguendo gli spostamenti di lavoro del padre; e poi del Messico, della foresta venezuelana e del mare della Florida, dove tra un tuffo e l’altro era riuscito a laurearsi.

Sembra una banalità ma è così che si sono innamorati.

Nei mesi successivi si scrissero centinaia di email poi lui la raggiunse in Italia ed è da qui che ebbe inizio il loro viaggio insieme. Nel 2002, quando Roberta scoprì di essere incinta, Alvaro lavorava in India e trascorreva le vacanze tra il Portogallo, dove viveva la sua famiglia e Belluno dove viveva lei. Dopo la nascita di Miguel, passare così tanto tempo lontano da casa, dalla sua compagna e da suo figlio, lo convinsero ad una svolta. Fu così che lo spostamento successivo lo fecero tutti e tre insieme, a Roma dove nel 2004 nacque Edoardo. E poi, valigie di nuovo questa volta verso l’Abruzzo. In casa Lima Gomes Da Cunha Estevez non c’è tempo per annoiarsi. Nonostante ci avessero pensato tantissime volte, con tutti questi traslochi, spostamenti, bambini, l’idea del matrimonio venne sostituita da mille altre cose più impellenti, anche perchè nel 2007 nacque Noa, la principessa di casa e subito dopo un altro trasferimento, questa volta a Milano. Solo quando si prospettò l’ennesimo trasloco, questa volta in Arabia Saudita, per forza di cose, il matrimonio divenne una scelta obbligata considerate le severissime norme sociali e religiose che regolano ogni aspetto della vita in questo Paese.

Roberta e Alvaro si sono sposati il 2 aprile 2013 al Municipio di Cusago.

Il tutto ovviamente organizzato secondo il loro stile, discreto ma informale, dall’abito, alla cerimonia in Comune, al ristorante vicino a casa con un grande giardino però perché la metà degli invitati sono bambine e bambini. Una festa in famiglia per pochi intimi.

Roberta infatti non ama apparire, essere al centro dell’attenzione e vuole un vestito semplice, da poter riutilizzare. Unica concessione la scarpa con il tacco: per una volta si può fare.

L’abito del futuro sposo è già nell’armadio che aspetta da qualche anno, lo avevano comprato insieme in un Outlet a Valmontone, quando abitavano a Roma. Lei scherzando gli aveva detto: “Lo metterai per andare al lavoro, oppure quando ci sposeremo”, e così è stato.

L’unico non molto convinto del mood dell’evento è Miguel, il conservatore di famiglia, che avrebbe desiderato un matrimonio in grande stile con tanto di cerimonia in Chiesa e abito bianco “da sposa” per la mamma. Ad Edo va bene tutto, l’importante è avere la cravatta come papà. Noa invece non ha ancora capito il perchè di tutto questo movimento, la sua unica certezza è che ha un bellissimo vestitino fuxia nuovo con le scarpine uguali, a lei infatti il rosa piace tantissimo in tutte le sue varianti, come a tutte le principesse del resto.

Gli invitati erano 22 di cui 11 bambini tra i 4 e i 12 anni, in sala sembrava di essere al refettorio delle elementari. Dopo un primo tentativo il pranzo dei più piccoli si è  spostato sul prato con cotoletta e patatine fritte per tutti. Un animatore bravissimo ha intrattenuto tutti con giochi vari e numeri di giocoleria. Roberta dopo la cerimonia si è messa subito gli stivali. È’ stata lei a confezionare le bomboniere: ha acquistato alla Bottega del Mondo per tutti i bambini delle ocarine di terracotta e per gli adulti delle tazze da thé. Ha rivestito tutto con le scatole di scarpe dei bambini e la carta crespa. Oggi in casa le scarpe sono tutte rimaste senza scatola. È’ stato un matrimonio divertentissimo.

Cerimonia: Municipio Cusago

Ricevimento: Ristorante Pascoli Cusago

Abito e cappottino sposa: Francesco Ferrante

Scarpe sposa: Guess

Fotografo: DuePunti Wedding Photography



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