"I senzatetto che s'accampano e dormono sotto i portici del Teatro San Carlo, gioiello di Napoli, sono un emblema del degrado di questa citta"
Così Roberto Bolle, etoile della Scala di Milano, twittava ieri sul noto social network.
Subito dopo molti fan inviperiti con l'artista facevano scoppiare una polemica che costringeva l'artista sia a cancellare il messaggio su twitter, sia ad affermare, come da tradizione, di essere stato frainteso.
Io penso invece che Bolle non sia stato freinteso: come nella migliore delle tradizioni dei luoghi comuni, i ballerini dimostrano ancora di essere snob e di essere abituati a vivere una realtà diversa dalle persone comuni.
E' questo un periodo particolare: stamattina ad Asti -21°C mi hanno fatto ritornare alla mente le parole di Bolle lette ieri sera. Se da un lato è giusto cercare di dare un'immagine positiva e pulita di qualsiasi città, dall'altro lato occorre pensare che eliminare il degrado consta non semplicemente in proteste su twitter ma anche e soprattutto in gesti concreti che chi ha la possibilità, come Bolle, di fare...dovrebbe fare! Avrei preferito insomma che Bolle avesse scritto: "Da anni mi do da fare per aiutare le associazioni che offrono un pasto caldo ai senzatetto....credo che vedere i clochard a Napoli come in qualsiasi grande città d'Italia non possa che mettere tristezza".
Chi ha detto che tutti i gay sono necessariamente sensibili?
Buongiorno Napoli, Buongiorno a tutti
Amoon