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Roberto Capucci presenta la prima collezione Ready-to-wear

Creato il 12 febbraio 2015 da Erika Gottardi @ErikaGottardi

“Fai della bellezza il tuo costante ideale”

(Roberto Capucci, 2005)

Roberto Capucci

Roberto Capucci

Roberto Capucci aveva solo 26 anni e aveva già ideato abiti geniali, in cui si fondevano lo sguardo sulla natura e il gusto per la geometria, quando Christian Dior riconobbe in lui “il miglior creatore di moda italiano”. Due anni più tardi Capucci disegnerà la celebre Linea a Scatola che gli farà vincere negli Stati Uniti il Filene’s Young Talent Design Award, conosciuto come “Oscar della moda”.

Roberto Capucci, “linea a scatola”, Archivio Fondazione Roberto Capucci 1958.

Roberto Capucci, “linea a scatola”, Archivio Fondazione Roberto Capucci 1958.

In quella collezione forme circolari e quadrate rivestivano il corpo femminile senza evidenziarlo né celarlo, ma imponendolo semplicemente nello spazio. A partire da allora, l’intera storia dell’abbigliamento ha un suo imprescindibile riferimento in Roberto Capucci. Il Maestro ha designato Cinzia Minghetti alla direzione di un team di giovani creativi che hanno interpretato in chiave contemporanea lo spirito e l’estetica delle sue Opere, esposte nei più importanti musei del mondo.

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La prima collezione ready-to-wear Capucci Autunno-Inverno 2015 riparte dal cerchio e dal quadrato, dalla sensualità della struttura e dall’intuizione di una moda essenziale, rigorosa e vitale.

Little Black Dresses (Capucci, 1961) • © Norman Parkinson Ltd

Little Black Dresses (Capucci, 1961) • © Norman Parkinson Ltd

Three little black dresses (Capucci – 1961), di Norman Parkinson, è l’immagine scelta a rappresentare la modernità nel periodo di riferimento.

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I tessuti esclusivi sono stati concepiti e creati con innovative tecniche industriali per riprodurre le lavorazioni sartoriali della Haute Couture: plissettature, patchwork, applicazioni… Gli accessori sono prodotti sulla Riviera del Brenta, area di eccellenza per la calzatura di lusso.

Studio del logo dall’abito ‘Ventagli’ (Capucci, 1980), ph Mote Sinabel Aoki

Studio del logo dall’abito ‘Ventagli’ (Capucci, 1980), ph Mote Sinabel Aoki

Artigianalità e modernità accomunano le aziende, tutte italiane, che hanno realizzato una collezione a filiera 100% Made in Italy. Questa è la visione che anima la nostra iniziativa imprenditoriale, secondo cui l’esclusiva italianità del prodotto rappresenta un valore irrinunciabile.

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Ph. Ansa

Ph. Ansa

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Abito (Capucci, 1992), ph Mote Sinabel Aoki

fondazionerobertocapucci.com



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