Nell’ambiente del coaching il mental coach Roberto Civitarese è ben noto e rispettato, anzi ad essere più precisi è fra i più stimati mental coach nel panorama sportivo italiano.
Civitarese infatti è un mental coach sportivo che ha aiutato grandissimi campioni, molti dei quali conosciuti dal grande pubblico sportivo – Saponara, De Silvestri, Mattia Lombardo solo per citarne alcuni – a superare i momenti di crisi che avevano oscurato la loro carriera, facendoli ritornare ad essere vincenti e soddisfatti delle loro performance.
Nell’ambiente del coaching il mental coach Roberto Civitarese è ben noto e rispettato, anzi ad essere più precisi è fra i più stimati mental coach nel panorama sportivo italiano.
Civitarese infatti è un mental coach sportivo che ha aiutato grandissimi campioni, molti dei quali conosciuti dal grande pubblico sportivo – Saponara, De Silvestri, Mattia Lombardo solo per citarne alcuni – a superare i momenti di crisi che avevano oscurato la loro carriera, facendoli ritornare ad essere vincenti e soddisfatti delle loro performance.
Il mondo dello sport ha sempre fatto parte della sua vita, tant’è che prima di questa attività ha vestito i panni dell’arbitro e successivamente quelli di dirigente. Nel 2007, dopo aver frequentato numerosi corsi di formazione manageriale e comportamentale, è diventato mental coach per calciatori professionisti.
La sua missione è sempre stata quella di aiutare sportivi ed atleti di tutti i livelli agonistici a migliorare le loro performance. Chi si è rivolto a lui aveva il chiaro intento di raggiungere l’eccellenza e sapeva che per vincere una gara non bastava un ottimo fisico allenato, ma era necessario anche che la mente fosse libera, capace di rimanere lucida in qualunque situazione e pronta a sopportare momenti di grande stress e forte tensione emotiva. A lui si sono rivolte giovani promesse, impazienti di esibire la loro bravura, di mostrare le loro incredibili capacità; ragazzi formatisi all’interno dei settori giovanili che hanno sentito la tensione di salire in prima squadra, un ambiente meno protettivo, e atleti che hanno esordito nella Prima Squadra di un grande club ma sono stati mandati successivamente a farsi le ossa in realtà molto più piccole. Nel primo caso gli obiettivi sono stati rendere l’atleta più sicuro dei propri mezzi e metterlo nella condizione di saper gestire situazioni di forte tensione emotiva; nel secondo far comprendere che quel passo, in realtà, era un banco di prova importante per mostrare a tutti il proprio potenziale, e necessario se si voleva giocare in un team di spessore.
Se siete degli appassionati calcistici e siete interessati all’argomento, “Gioco di testa”, il libro scritto da Roberto Civitarese, può essere una valida e interessante lettura, un vero e proprio manuale su come allenare la mente per vincere nel calcio. Il concetto di base è che appunto il fattore mentale/motivazionale risulta essere determinante per raggiungere la vittoria.