9 Settembre. Vicenza, VicenzaOro Fall.
Sono circa le tre del pomeriggio quando inaspettatamente, un’orda di ragazzi e ragazze che non superano i trent’anni d’età, fanno girare i tornelli della fiera internazionale della gioielleria.
Bastano pochi attimi e tante shopper rosse e nere colorano i corridoi dell’area espositiva: 15 minuti, non di più e non di meno, e tutti i visitatori della fiera si trovano in mano un braccialetto d’acciaio a molla.
Siamo di fronte a quello che noi invasati di marketing definiamo un’azione di guerrilla marketing. Ma che cos’è?
L'azione di Gurriglia Marketing fatta da Roberto Demeglio alla Fiera VicenzaOro Fall
E’ una tecnica di comunicazione alternativa e non convenzionale che ha lo scopo di diffondere un messaggio e pubblicizzare un prodotto in modo creativo ed originale colpendo l’attenzione delle persone coinvolte e generando un passaparola mediatico che in gergo viene chiamato buzzmarketing.
Non parliamo di “fuffa” e di giochetti da ragazzini, la prima volta questo termine appare nel 1984, quasi trent’anni fa, coniato dal pubblicitario Jay Conrad Levinson parlando del lancio del film-caso “The Blair Witch Project”.
Scelta vincente quella del guerrilla marketing in un momento di difficoltà come quello attuale: è un’attività che costa poco, coinvolge e rende partecipi le persone che ci capitano in mezzo, strappando un sorriso anche in una situazione molto formale e consueta come una tradizionale fiera di settore: un’azione che colpisce e che si ricorderà anche domani.
Ma cosa è successo in questo spaccato di pomeriggio alla fiera internazionale della gioielleria veneta?
Al suono delle trombe, le molle invadono i padiglioni principali in cui si svolge l’evento! Chi ha potuto avere un’idea così folle per un contesto così polite?
Roberto Demeglio, conosciuto nel mercato del lusso come il coraggioso gioielliere che ha vestito le molle di oro, diamanti e ceramica, lancia il suo messaggio: “Roberto Demeglio è la molla della gioielleria! Rottama la tua molla nel nostro stand e ritira in omaggio il tuo bracciale”. Basta questo per attirare come una calamita decine e decine di persone allo stand del brand Italiano.
E’ coinvolgente e divertente assistere a questo evento tra gli sguardi attoniti di signore con tacchi improbabili e signori ingessati in abito scuro.
Complimenti sì a Roberto Demeglio per l’idea ma anche alla Fiera di Vicenza per aver saputo accogliere con intelligenza e prontezza un’iniziativa così particolare, non convenzionale ma soprattutto up-to-date, a dimostrazione di come possa essere possibile continuare a dire qualcosa e a stupire ancora in un settore che molti definiscono “addormentato”.
Se anche voi eravate tra quei corridoi oggi avrete sicuramente respirato una boccata d’aria fresca ed una vena d’entusiasmo!
Erika Zacchello