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Roberto Mutti – MIA Fair 2013 fotografia contemporanea MILANO: Le opportunità di MIA Milan Image Art Fair

Creato il 10 maggio 2013 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo
MIA 2013 - Silvia Amodio Galleria Pavesi progetto A quattro mani con Antonio Manta

MIA 2013 – Silvia Amodio Galleria Pavesi progetto A quattro mani con Antonio Manta

MIA 2013 Fotografia – Roberto Mutti: Inaugurazione MIA Fair: venerdì 10 maggio 2013. MIA Milan Image Art Fair, selezionatissima fiera di fotografia in Italia, prosegue, poi, sabato 11 maggio e domenica 12 maggio al Superstudio Più di via Tortona 27 a Milano (MAPPAcon 180 espositori da tutto il mondo. Roberto Mutti - membro del comitato Scientifico dei MIA Milan Image Art Fair – apre, con questo testo, la rubrica dedicata alla fotografia di Milano Arte Expo. –  Roberto Mutti, Le opportunità di MIA - Nessuno ci avrebbe scommesso una lira in quella sera del lontano 13 aprile del 1967 fra i componenti della piccola folla che inaugurava in via Brera a Milano il Diaframma, la prima galleria europea interamente dedicata alla fotografia, che da quell’episodio sarebbe nato un lento movimento che avrebbe portato alla creazione di una grande fiera di livello internazionale. Invece MIA Milan Image Art Fair – nata da un’idea di Fabio Castelli – è in qualche modo figlia di quell’operazione di Lanfranco Colombo non tanto nel senso che ne raccoglie l’eredità quanto in quello che ne prosegue lo spirito pionieristico. Ciò che compariva nel frontespizio del catalogo della prima mostra della galleria  (per la cronaca era di Paolo Monti) conserva, infatti, una inaspettata attualità: “può sembrare un paradosso ma in un mondo bombardato di forme, colori, oggetti, notizie, noi siamo disperatamente alla ricerca di immagini significative, di dimensioni umane in cui operare. > 

Il Diaframma- fotografia - Copertina primo catalogo

Il Diaframma- fotografia – Copertina primo catalogo

Da allora molto è successo e certamente le iniziative si sono moltiplicate ma, mentre in altri paesi culturalmente più evoluti del nostro è cresciuta a tutti i livelli una vera consapevolezza delle potenzialità espressive, estetiche, culturali e commerciali della fotografia, in Italia il processo è avanzato fra mille contraddizioni.

Per un verso, soprattutto negli anni più recenti, sono aumentate a dismisura le attività espositive (al recente Photo Festival di Milano nel mese di aprile sono state presentate 106 mostre) e si sono moltiplicati Festival organizzati anche in piccoli centri di tutta Italia. Per l’altro la fotografia stenta a trovare un riconoscimento ufficiale se solo si pensa che non esiste nessun dipartimento ministeriale che se ne occupi (in Francia c’è un delegato nazionale inquadrato nel Ministero della cultura) e che la politica culturale in questo settore è di fatto delegata a coraggiose iniziative private.

Quando poi si parla di aspetti commerciali nel nostro paese scatta una censura psicologica preventiva come se si vivesse con fastidio la presenza del vile denaro accanto alla nobiltà dell’Arte. Ecco quindi che, pur annoverando anche fotografi di eccelso livello e galleristi appassionati, nel nostro Paese il collezionismo fotografico ha storicamente stentato a decollare. La colpa? Di molti, se non di tutti. Dei fotografi che spesso hanno sottovalutato l’importanza di tenere in ordine i propri archivi, di stampare le loro immagini con la cura che un’opera destinata ai collezionisti richiede, di investire su se stessi soprattutto negli anni passati quando la crisi era ancora lontana. Dei galleristi che non hanno mai creduto troppo nel mercato e, soprattutto, non hanno fatto nulla per farlo nascere coltivandosi nuovi collezionisti. Dei critici e degli esperti che non hanno saputo (o voluto, vista l’ignoranza di molti) trasmettere le informazioni più importanti. Dei collezionisti che per anni hanno ripetuto pigramente le loro perplessità nei confronti di un mezzo che ha nel suo statuto ontologico la riproducibilità formulando pretese bislacche e sciocche come quella della distruzione del negativo.

MIA Fair prima edizione 2011

MIA Fair prima edizione 2011

 

Quando, nel 2011, MIA Milan Image Art Fair si è ufficialmente proposta al grande pubblico (ma il comitato scientifico ci lavorava da più di un anno) per molti è stata una scossa anche violenta se non altro perché l’iniziativa si presentava apertamente come una fiera, un luogo cioè dove si incontrano coloro che intendono vendere e quanti desiderano comprare. Nei lunghi mesi di preparazione molti interlocutori avevano fatto sentire le loro avversità a un’operazione di questo genere: c’erano galleristi decisamente contrari alla presenza di autori che si presentavano e si presentano da indipendenti (è la sezione Proposte MIA Milan Image Art Fair) saltando la loro mediazione, anche se poi sono stati i primi, come si sperava, ad accaparrarsi le migliori nuove leve.

MIA FAIR 2013 fotografia Milano
C’erano e ci sono critici che lamentano la “mancanza di cultura” nelle proposte e sembrano indifferenti di fronte al suggerimento di analizzare da vicino le molte proposte che puntano su giovani di valore ma anche su autori storicizzati ma poco noti al pubblico nonostante il loro indiscusso valore. L’anno scorso, per fare degli esempi concreti, si potevano apprezzare le immagini di autori come Davide Mosconi, Enrico Cattaneo, Alfa Castaldi, Aldo Tagliaferro: chi ha avuto la pazienza di analizzarle ne ha apprezzato l’alto valore espressivo e culturale. C’erano e ci sono, infine, quelli che non apprezzano mai il presente ma sempre il passato: per costoro l’edizione del 2012 non era all’altezza di quella del 2011 e da costoro ci aspetteremo l’inevitabile elogio del 2012 rispetto all’edizione di quest’anno. Poi c’è la maggioranza di persone curiose, interessate e perché no critiche e capaci di suggerimenti molto spesso seguiti: sono la maggioranza dei 20.000 visitatori registrati nel 2012 che si sono aggirati fra gli stand, hanno preso i cataloghi monografici distribuiti gratuitamente, si sono fermati a parlare con gli autori, hanno partecipati ai dibattiti, hanno deciso di acquistare le opere dei fotografi che hanno apprezzato. E’ quest’ultimo il dato più significativo: che un pubblico non specialistico si appassioni alla fotografia creando una nuova generazione di collezionisti è lo scopo principale di una manifestazione come MIA perché è la riprova del successo della sua filosofia. In questo fine settimana, da venerdì a domenica, il Superstudiopiù di via Tortona 27 ospiterà la terza edizione di MIA Milan Image Art Fair e tutto quello che abbiamo detto verrà superato, confermato o contraddetto dalla realtà. Se i visitatori saranno stati ancora più numerosi, se gli autori avranno venduto molte opere come speravano, se i contatti fra collezionisti, critici, curatori, galleristi, fotografie e semplici appassionati si saranno moltiplicati, anche questa volta la scommessa lanciata da MIA sarà stata vinta. Da tutti, non solo dagli organizzatori.

Roberto Mutti

Roberto Mutti - foto di Silvia Amodio

Roberto Mutti – foto di Silvia Amodio

Roberto Mutti, critico fotografico e curatore, è membro del comitato Scientifico dei MIA Milan Image Art Fair. Ha scritto per svariate testate di settore come “Fotografare”, “Photo”, “Gente di fotografia”, “Il fotografo”, “Fotographia”, “la Clessidra” e “Immagini Fotopratica”, che ha anche diretto dal 1998 al 2005. Mutti è critico fotografico per la Repubblica. Ha insegnato storia e linguaggio fotografico all’Università dell’immagine, alla Open Mind School, all’Istituto Superiore di Architettura e Design e l’Istituto Europeo di Design. Roberto Mutti è docente, attualmente, all’Accademia del Teatro alla Scala e l’Istituto Italiano di Fotografia. Come organizzatore ha collaborato con vari festival – fra i quali Savignano Immagini e Foiano Fotografia di cui è stato per sette anni direttore artistico – con istituzioni come la Fondazione 3M e con diverse gallerie private. E’ nel comitato direttivo della rassegna PhotoFestival a Milano. Autore della prima “Guida ragionata al mondo della fotografia italiana ed europea” pubblicata in Europa, ha firmato oltre duecento libri fra saggi, cataloghi e monografie. Nel 2000 Roberto Mutti ha vinto il Premio Città di Benevento e nel 2007 il Premio “Giuseppe Turroni” per la critica fotografica.

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MIA Fair – Milan Image Art Fair 2013
Milano, Superstudio Più (Via Tortona, 27)
DAL 10 AL 12 MAGGIO 2013

Informazioni
Segreteria Organizzativa MIA Fair 2013 Milan Image Art Fair
Via San Vincenzo 22 – 20123 Milano
Tel. / Fax +39.0283241412 - [email protected] - www.miafair.it

Ufficio Stampa di MIA 2013 Fair  - Milan Image Art Fair
CLP Relazioni Pubbliche
Marta Paini
Tel. 02.36755700; Fax 02.36755703 - [email protected]
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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia Roberto Mutti per il testo Le opportunità di MIA scritto in occasione della fiera / expo di Milano dedicata alla fotografia MIA 2013 Milan Image Art Fair che si tiene al Superstudio Più via Tortona 27 venerdì 10 maggio, sabato 11 maggio e domenica 12 maggio 2013.

Milano Arte Expo

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