Non solo stampa:le nuove frontiere del giornalismo"
Roberto Saviano è l'ospite che chiude domenica la quinta edizione del Festival dell'Economia di Trento. In questi giorni si è discusso di temi connessi alla comunicazione giornalistica, con un certo sbilanciamento aa difesa della stampa in versione cartacea, "colpevolizzando la stampa e la comunicazione giornalistica web. Con la discussione del tema "Non solo stampa:le nuove frontiere del giornalismo" e "L’ultima notizia. Dalla crisi degli imperi di carta al paradosso dell’era di vetro”, il dibattito è stato affrontato partendo dalla crisi della carta stampata, qualità dell’informazione, pubblicità, gratuità, nuove tecnologie, ma soprattutto credibilità e necessità di trovare un nuovo modello tra il tradizionale sistema dell’informazione e l’era digitale che lo ha messo in crisi. La relazione che si è tenuta nella Sala conferenze della Fondazione Bruno Kessler di Trento, ha visto la partecipazione degli autori Massimo Gaggi e Marco Bardazzi, Luca De Biase Alexander Stille e Tonia Mastrobuoni. La domanda d'obbligo è stata: "Quale sarà il futuro dei giornali e della carta stampata? L’impero di carta è in difficoltà e i numeri presentati da Tonia Mastrobuoni, autrice de "L'ultima notizia", evidenziano in segnale d'allarme da non trascurare. Calo delle copie vendute, introiti pubblicitari. Il libro analizza i mutamenti che stanno accadendo nel mondo dell’ informazione, segnalano la necessità di trovare nuove forme di comunicazione da parte del giornalismo. A questo punto la domanda successiva è stata: "L’informazione online può frenare l’emorragia in corso nel mondo dell’informazione?“"Il web non si esaurisce con i soli siti dei quotidiani e le testate anche online non riescono a pareggiare i conti con le entrate pubblicitarie, – ha precisato Luca De Biase - il web è un territorio di sperimentazione. Emergeranno nuove iniziative editoriali che nel loro insieme potranno essere sostitutive o complementari del tradizionale modello di stampa”. “La carta potrebbe contenere notizie “preziose”, di qualità e garantite dalla professionalità del giornalista e della testata – hanno spiegato gli autori – in modo da giustificare l’alto costo che un quotidiano stampato comporta”.
ROBERTO SAVIANO
“Le mafie che controllano l'economia del Paese"
Roberto Saviano arriva a Trento domenica 6 giugno per chiudere la la quinta edizione del Festival dell' Economia di Trento, dedicato quest' anno al tema “Informazioni scelte e sviluppo”. Nella sala dell'Auditorium Santa Chiara, Roberto Saviano, sarà presentato dall' editore Giuseppe Laterza, per poi tenere una lectio magistralis dal titolo:“Le mafie che controllano l'economia del Paese”. È di oggi la notizia sui principali quotidiani, quelli ancora in grado di raccontare i fatti circostanziati e veritieri (non schierati con il potere imperante), che la Rai intende stravolgere e ridurre le quattro puntate previste del nuovo programma “Parla con me” previsto su Rai 3 in autunno, e condotto in tandem da Fabio Fazio e lo stesso Saviano. A difendere l'autonomia intellettuale, culturale, e il dovere del servizio pubblico, il direttore di Rai 3 Antonio Di Bella. Il rischio, molto alto, è quello di una cancellazione totale delle quattro puntate, da parte degli stessi autori, se la Rai si ostinerà a voler ridurre a due puntate il programma. Le due cancellate sono quello più scomode e invise al potere politico che condiziona l'autonomia della Rai. L'autore di “Gomorra”, criticato recentemente dallo stesso presidente del consiglio Berlusconi che ha accusato lo scrittore di “contribuire a promuovere la Mafia nel mondo”, con la sua ostinazione nel volerne parlare attraverso il suo libro. Un'accusa fuorviante e illegittima, nonostante la debole “difesa d'ufficio” di Marina Berlusconi, presidente di Mondadori (la casa editrice dove Saviano ha pubblicato “Gomorra”). Lo scrittore napoletano, costretto a “non vivere”, una vita normale e libera, scortato 24 ore su 24 dai carabinieri, per le minacce di morte da parte dei Casalesi, ha parlato di recente in televisione, ospite di Fabio Fazio nel programma Che tempo che fa, di come è difficile parlare dei fatti oggettivi. Rischi di un'informazione distorta, manipolata, viziata. Il giornalismo è composto dalla carta stampata, ma anche da mille testate minori, quelle considerate locali, dove si nasconde facilmente il controllo e la mano lunga del potere.