Roberto Vitali, uomo del giorno dell’Udc dopo l’esordio spumeggiante in consiglio comunale, non fa un passo indietro, spinge a propria volta per l’attività di monitoraggio dell’Osservatorio Tamoil e ridimensiona il frastuono delle proteste del partito: “Non ho fatto altro che esprimere un’opinione: lo statuto comunale dice che i consiglieri non hanno vincolo di mandato (articolo 8 comma 1, ndr). Foderaro non ha gradito, ha fatto un intervento che mi sembra vecchio stile. Poteva dirmelo in privato se lo riteneva opportuno: perché far intervenire la voce del partito così, su un intervento in linea con Angelo Zanibelli? Capisco invece i familiari, che hanno scritto una lettera in un momento di lutto”.
Dolore per la scomparsa di una persona stimata e di un uomo politico lungimirante come Angelo Zanibelli, e dall’altro qualche lamentela per la sferzata che Vitali ha dato alla maggioranza guidata da Perri. Conseguenza: serie di richiami dall’Udc, come se la libertà di pensiero di un consigliere eletto non fosse riconosciuta dallo statuto comunale.
Roberto Vitali, consigliere comunale Udc
Si comprende che abbia fatto colpo: c’è già chi ritiene che la maggioranza abbia 21 voti sindaco compreso e 19 contro. Ma Roberto Vitali ha già dichiarato che la sua linea politica si vedrà nel corso del tempo, nei prossimi consigli comunali: “Tutto è successo velocemente. Dalla tragica notizia all’ingresso in consiglio comunale”.
“Sono sensibile ai temi dell’ambiente, all’eccesso di consumo di suolo, alla qualità dell’aria: l’Osservatorio Tamoil, visto che non c’è costituzione parte civile del Comune, è essenziale. Ho gradito l’intervento della signora del Wwf durante il consiglio comunale aperto”.
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