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Robin Hobb a Roma

Creato il 09 settembre 2010 da Sulromanzo
Robin Hobb a RomaDi Carolina Venturini
Robin Hobb si racconta a Roma
18 giugno 2010, ore 18:00. Libreria Nuova Europa, centro commerciale “I Granai”,  Roma. Robin Hobb, la regina indiscussa del fantasy per la prima volta in Italia. Un milione di copie vendute al mondo. Margaret Astrid Linholm Ogden, vero nome dell’autrice,  è stata protagonista di un viaggio iniziato il 12 giugno iniziato nel Parma Fantasy Festival e continuato fra Brescia, Pavia, Milano, Firenze e, infine, la Capitale.
Dopo una breve presentazione dell’autrice, con i dati relativi il suo successo letterario e una breve lettura di brani tratti dal suo nuovo romanzo “Il custode del Drago”, la parola è passata ai fan. Presenti anche i rappresentanti del fan site non ufficiale italiano, “Blood Memories” che hanno contribuito attivamente tanto alla pioggia di domande quanto nell’ospitalità all’autrice americana.
“Se vuoi essere ricordato costruisci con la pietra“, questo risponde Robin Hobb alle inevitabili domande sulla sua prima esperienza nella Città Eterna. Pietra e memoria sono snodi cruciali in particolare nella sua opera più amata in Italia: la “Trilogia dei Lungavista”. L’autrice, non digiuna da studi di latino, aveva ambientato alcuni racconti iniziali (non ancora tradotti in italiano) a Roma. Margaret Astrid Lindholm affronta il rapporto verso la Natura, il suo pensiero rispetto la genetica e  il bagaglio esperienziale degli animali, tre fulcri imprescindibili in ogni suo romanzo. Ampio spazio è dato anche ai suoi predecessori letterari, fonti di spunti e di ammirazione, come Lewis e le sue “Cronache di Narnia”, Tolkien e “Il Signore degli Anelli”, Pratchett e la sua ironia, senza dimenticare Martin e i classici della letteratura anglo-americana come la Alcott e Kipling. 
Immancabile l’accenno a quel lupo che tanto ha stregato i suoi lettori: Occhi di notte. Questo splendido animale è realmente esistito nella vita della Hobb, con la sua potenza e la sua forza, rimanendo indelebile tanto nei ricordi dell’autrice quanto nel cuore di ogni lettore. Ci si imbatté in Alaska e da allora questo animale mezzo cane mezzo lupo, straordinario, rimase per sempre nel suo cuore. L’influenza delle origini geografiche, i continui viaggi, il richiamo alla scrittura, lavori poco gratificanti, le difficoltà di pubblicazione, gli studi, l’amore sconfinato per la letteratura, la progettazione e lo sviluppo delle trilogie: la scrittrice si racconta generosa. Viene toccato il problema della traduzione (velocità, qualità) e del lancio sul mercato della sua opera.  
A domanda diretta su una possibile resa in fumetto dei suoi libri, l’autrice accenna a un progetto già esistente in Francia, pare piuttosto fedele nel contenuto. Insieme al pubblico la Hobb riflette sulle difficoltà degli autori italiani a varcare l’oceano con i loro prodotti fantasy. Una delle motivazioni risiede nella necessità di inviare copie del proprio libro già tradotto in inglese, per avere qualche speranza.
Un accenno alle idee in embrione (ancora solo nella mente dell’autrice) su una possibile continuazione della saga dei Lungavista, vent’anni più tardi. Molti i progetti per i prossimi anni. Spicca il seguito della trilogia del soldato, “Il mago della foresta”. A novembre in Italia anche l’antologia di racconti “Songs of Love and Death”, creata con la partecipazione di vari autori, in cui la Hobb pubblicherà il racconto “Blue Boots”. Il 2011 e il 2012 riserveranno ulteriori sorprese sotto lo pseudonimo iniziale di Megan Linholm. 
Si ringrazia l’Ufficio Stampa di Fanucci Editore per l’aiuto e la collaborazione.

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