Magazine Cinema

ROBIN WILLIAMS DAY: L'attimo fuggente

Creato il 25 agosto 2014 da Jeanjacques
ROBIN WILLIAMS DAY: L'attimo fuggente
Robin Williams è morto. E dubito che ci sia ancora qualcuno che non lo sappia, perché la notizia èp andata su tutti i tg e ancora adesso si discute sul fatto se si sia suicidato o meno. E io non ci credo che uno come lui, uno che ti fa ridere anche quando ha la sua faccia normale, sia stato così triste da doversi suicidare. Rimane comunque il suo ricordo, quello di un attore che con film diversi mi ha sempre accompagnato in ogni anno della mia vita, una sorta di fratello che in qualche maniera ho sempre avuto vicino. Uno di noi, per usare un semplice slogano. Ed è stato anche quello il motivo per cui non ho fatto post celebrativi o recensioni a tema il giorno in cui ho appreso la triste notizia. Non mi sarebbe sembrato rispettoso verso una figura che col suo cinema ha significato così tanto per me, mi sarebbe sembrata una moneygrabbata allucinante che non avrebbe fatto capire il profondo rispetto che avevo per lui. Ho quindi aspettato che la comunità blogger si attivasse in un immancabile celebration day a tema, un modo per esprimere fra tutti noi l'immenso cordoglio che la scomparsa di una personalità simile ha lasciato nei nostri cuori. Perché sarà pur vero che i suoi ultimi film hanno fatto un po' pena, ma lui era l'amico a cui si perdonava tutto.

Un altro anno inizia a Wellington, istituto privato per giovani facoltosi. Ma si preannuncerà un anno decisamente diverso dal solito perché è arrivato il professor John Keating, professore di lettere atipico che insegnerà ai suoi studenti un modo diversi di apprendere l'arte e la letteratura. Ma ogni innovazione, in un ambiente chiuso, è fonte di rischio...

Credo che questo sia uno dei film che ha anticipato la 'pratica Nolan', perché è contestato quanto le pellicole del celebre regista inglese. C'è chi lo osanna come un capolavoro assoluto, chi come una furbata colossale, chi come una leccata di culo allucinante e altri ancora come un qualcosa che ha suo modo dice molte verità. Persino ne I Simpson si afferma che questo film ha rovinato una generazione di insegnanti. Io, dal mio canto, invece, posso mettermi per una volta in una specifica cerchia: quella di colore che dicono che a suo modo questo film dice molte verità. Perché è innegabile che abbia i suoi terribili difetti, che sia eccessivamente retorico e che punti su un certo tipo di melensaggine sempre in voga negli States, però non posso non affermare che un professore come il signor Keatin lo avrei sempre voluto. Un capitano in grado di infonderti altra passione in una materia verso la quale la provavi già, verso quello che può essere un futuro in grado di farti diventare un uomo migliore. Perché purtroppo è vero, le nostre vite il più delle volte sono circoscritte e già organizzati da piani che sembrano essere già stati architettati senza il nostri volere ancor prima che noi nascessimo. Basta che mi guardo in giro per vedere migliaia di studenti universitari che non sanno cosa fare della loro vita e che frequentano un corso di laurea perché 'tanto è così che ormai fanno tutti'. Le nostre vite devono seguire un ciclo, purtroppo, ma è anche giusto che vada così. Se non lavoriamo non guadagniamo e se non guadagniamo non consumiamo, quindi la società come la intendiamo noi non esisterebbe. Se sia un bene o un male non lo so, ma credo che ogni esistenza abbia bisogno di una certa regolamentazione, che l'eccessiva libertà uccida il senso stesso della libertà - come youtube mi ha dimostrato che la libertà di parola uccide il senso della libertà di parola - e che quindi dobbiamo sempre sacrificare una parte di noi per il semplice vivere civile. Cosa può farci tirare avanti, quindi? La passione. Che può essere la mia passione per il cinema, che si esprime su questo blog nelle recensioni, o anche quella per la musica che molta gente che conosco esprime suonando in una band. Alla fine crescere significa anche quello, mettere da parte molte cose per una comune omologazione [lo dice uno che a vent'anni ha abbandonato i panni del metallaro], ma dentro di noi rimane sempre qualcosa. E può essere anche una passione accademica come quella mostrata in questo film, perché anche nella poesia ci può essere un animo rocker - vedi alla voce Jim Morrison. Ed è questo che vuole far intendere il film, a riscaldare le menti da un assopimento culturale che, per certi versi, annulla il senso della cultura stesso. E lo fa attraverso un personaggio sì sguaiato, retorico e forse eccessivo nella sua verbosità, cosa che rientra sicuramente fra i difetti maggiori del film, ma offre comunque un finale duro e crudo. Ogni innovazione comporta delle contestazioni dall'alto, E forse non tutti sono pronti ad accettarle. Perché il pensare, il togliersi dagli schemi prefissati, oltre che a donare un iniziale senso di estrema libertà, porta anche all'incappare dinanzi a delle profonde delusioni, davanti alle quali ognuno può reagire in maniera imprevista. Ma forse è un rischio che va corso perché, se ci sono menti che possono raccogliere i nostri insegnamenti, alla fine riusciremo a lasciare qualcosa in loro e viceversa. Perché insegnare non vuol dire solo insegnare, ma a che apprendere a nostra volta. Perché purtroppo gli orrori del mondo sono stati fatti da persone che credevano di avere una ragione totalizzante e assoluta sull'altro.

Voto eccessivo forse, ma è un film che per me ha significato tanto. Così come la mirabolante interpretazione del nostro Capitano, eccelsa anche in una parte non del tutto comica, che ha fatto comprendere al mondo il grande talento di questo straordinario piccolo uomo. Addio Rob, mi mancherai!Voto: 

ROBIN WILLIAMS DAY: L'attimo fuggente
ROBIN WILLIAMS DAY: L'attimo fuggente
 
ROBIN WILLIAMS DAY: L'attimo fuggente
ROBIN WILLIAMS DAY: L'attimo fuggente
ROBIN WILLIAMS DAY: L'attimo fuggente
ROBIN WILLIAMS DAY: L'attimo fuggente
ROBIN WILLIAMS DAY: L'attimo fuggente

Partecipano con me anche i colleghi:Bollalmanacco - Al di là dei sogniMontecristo - Il mondo secondo Garp
Whiterussian vs Pensieri Cannibali - Hook
Scrivenny - La leggenda del re pescatore
Non c'è paragone - Good Morning Vietnam
Combinazione casuale - Jumanji
Director's CultToys
Pietro - Flubber
Recensioni Ribelli - L'attimo fuggente
Solaris - L'uomo bicentenario
La fabbrica dei sogni - One Hour Photo
Viaggiando (Meno) - The Angriest Man in Brooklyn
In Central Perk - Will Hunting - Genio ribelle 

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine