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“Robin Williams – I mille volti del talento”: la biografia di un artista tra immagini, parole e sorrisi

Creato il 16 novembre 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

11 agosto 2014. La notizia rimbalza di media in media, di bocca in bocca: Robin Williams, Mrs Doubtfire, Peter Pan, l’Uomo Bicentenario non c’è più. Un pezzo di Hollywood, una parte importante dell’infanzia di moltissimi non più ragazzi d’oggi è andata via, per sempre.

Il motivo del suo decesso è stato reso noto solo molto tempo dopo: Williams soffriva di una malattia degenerativa chiamata demenza dei corpi di Lewy. Un male che causa allucinazioni alcune delle quali probabilmente hanno spinto l’attore a compiere il gesto estremo che ha spento, una volta e per sempre, il sorriso dal suo volto.

La trentennale carriera di Robin Williams, dall’esordio televisivo con Mork & Mindy, passando per i suoi successi di critica e pubblico che gli sono valsi anche numerosi premi, fino ad arrivare al crollo emotivo sono tutti riassunti nel volume della Gargoyle dove, tra immagini, battute, ricordi dei colleghi viene descritta la vita, umana e privata, di quello che è uno dei più istrionici attori dei nostri tempi.

Robin Williams – I mille volti del talento è un omaggio a un artista, alla sua ironica malinconia, ma soprattutto è un regalo al suo pubblico, orfano precoce di un beniamino dalle mille sfaccettature e dai mille segreti, anche dolorosi. Una sorta di documentario, scritto e non girato, rilegato con cura che racchiude il percorso, personale e professionale, di un uomo la cui vita sembra proprio una sceneggiatura tra dolore e gloria, tra la paura e il coraggio che Williams ha sempre tirato fuori con una risata.

La prima foto che il lettore si trova davanti sfogliando le patinate pagine del libro è del 1979, Robin Williams aveva solo 28 anni e si stava dirigendo allo Studio 54 per una serata a lui dedicata, l’ultima foto invece ritrae la stella della Walk Of Fame su cui spicca il dorato nome dell’attore. L’inizio e la fine: un ragazzo sorridente dallo sguardo sornione che è riuscito a diventare stella del firmamento della settima arte che è stato in grado, nonostante il drammatico addio, di regalarsi una goccia d’immortalità.

Sandra Martone


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