Il genere dei free to play ormai è una parte solida del mercato videoludico ed è anche un buon modo per far conoscere ai videogiocatori i propri progetti o il proprio nome. Gli sviluppatori di Freejam hanno voluto farsi conoscere a loro modo, con l’idea di costruire il proprio robot da combattimento pezzo per pezzo, per poi buttarlo direttamente nella mischia. Il titolo, presente sulla piattaforma Steam, rende possibile la costruzione del proprio robot personale, senza particolari limitazioni si può così passare dal visualizzare la propria idea al trasformarla in una vera macchina da guerra virtuale, fino a testarla direttamente sul campo di battaglia, tutto questo con Robocraft.
Il titolo è un multiplayer di massa free to play che però è ancora in fase di Accesso Anticipato, non occorre quindi ricordare che il gioco non è completo ed è in fase di continuo aggiornamento e modifica da parte degli sviluppatori. Dopo aver avviato il gioco, verremo subito catapultati in una sorta di hub, che funge anche da garage dove poter sperimentare, analizzare e costruire i nostri robot. Dall’hub è possibile poi caricare i progetti salvati, crearne di nuovi, acquistare pezzi, armi e quant’altro ci occorra per adornare il nostro prodigio meccanico. Robocraft utilizza un sistema di gioco che basa le sue fondamenta sulla costruzione del proprio robot personale ma fornendo anche dei modelli predefiniti da cui partire. È chiaro come la componente del crafting, ben realizzata per giunta, occuperà la maggior parte del tempo di gioco, contando il fatto di avere tra le mani un potente e profondo editor. La restante parte di gioco sarà il culmine di tutte le idee ed invenzioni che il cervello del giocatore saprà creare, mattoncino dopo mattoncino, arma dopo arma, alla prova direttamente sul campo di battaglia. Le modalità di gioco disponibili sono in tutto 3 a cui va aggiunta la practice dove è possibile testare le nostre creazioni contro nemici governati dalla cpu. Le semplici modalità online che abbiamo potuto provare, sono piuttosto divertenti: la standard si chiama Capture the Base e prevede che due squadre si diano battaglia con lo scopo di eliminarsi a vicenda o conquistare la base avversaria. Vedremo anche che questa modalità non prevede respawn, infatti una volta abbattutti si rimane connessi alla partita solo come spettatori fino alla fine dei giochi. La seconda modalità è la Challege Fight dove quattro giocatori di livello alto sfidano dodici giocatori di livello più basso (il cosidetto “Tier”), nella modalità analoga al Capture the Base. L’ultima, che sarà disponibile a breve, si chiama Megaboss Battle, disponibile solo dopo un certo livello, in cui un robot di livello superiore sfida una manciata di avversari di livello inferiore con lo scopo di eliminarli tutti.
La struttura del crafting come detto qualche riga sopra rappresenta il cuore pulsante dell’intera esperienza del titolo di Freejam, ma per poter migliorare il proprio robot o crearne altri servono le due valute di gioco, recuperabili completando la partite online. Queste ultime vengono utilizzate per poter sbloccare in un primo momento i pezzi nel negozio in-game e poi acquistarli per poterli utilizzare sul nostro mezzo. Ma non avremo a disposizione solo diversi tipi di mattoncini, anche diversi elementi che vanno dalle armi a veri e propri apparati di locomozione. Non mancheranno infatti ruote, eliche, turbine, cingolati e arti meccanici per costruire ogni tipo di robot possibile. Anche le armi disponibili sono molto diverse: torrette laser, cannoni al plasma, raggi agli ioni ed anche un particolare tipo di arma che viene utilizzata non solo per danneggiare il nemico ma anche per aiutare gli alleati, riparando gli eventuali danni subiti. Ma non finisce qui perché la personalizzazione del proprio robot da combattimento include anche dispositivi utili come radar, disturbatori, scudi protettivi ma anche strumenti utili in grado di toglierci da situazioni spiacevoli (capovolgimenti).
ROBOBATTAGLIE A TUTTO CAMPOIl miglioramento continuo del proprio strumento personale da battaglia comporta soprattutto nei casi dove si effettua un upgrade delle armi, anche un continuo aumento delle dimensioni del robot, poiché gli armamenti e gli accessori più evoluti necessitano di molto più spazio per poter essere installati. Migliorare la struttura del robot però non influisce solo sulle dimensioni ma anche sulle capacità di movimento che avviene tramite l’utilizzo dei tasti WASD. Gli sviluppatori sotto quest’aspetto hanno cercato di rendere la struttura di gioco più profonda possibile mantenendo un certo equilibrio soprattutto nella fase di upgrade del proprio automa. Il giocatore dovrà quindi tenere conto della conformazione del proprio mezzo e della sua struttura, potrà sempre costruire come meglio crede ma ciò influirà sulle prestazioni del mezzo, in particolar modo sulla sua maneggevolezza sul campo di battaglia. In questi casi occorrerà quindi rimodellare il telaio del proprio mezzo, spostando o eliminando nel caso ci fossero, le troppe armi ed accessori installati per ottenere il giusto compromesso.
Per quello che riguarda il fare fuoco invece, avviene tutto tramite l’utilizzo del tasto sinistro del mouse che viene anche adoperato per mirare. In questi casi, i giocatori più navigati sapranno farsi valere grazie ad una più ampia conoscenza dei robot oltre che degli scenari di gioco, sfruttando tutto al meglio anche con un pizzico di strategia. Per ottenere i risultati migliori non basta colpire indiscriminatamente un avversario, anzi agire in questo modo porterà il più delle volte a un nulla di fatto, invece, colpire furbescamente prima le armi o i dispositivi di movimento lascerà poi il tempo di distruggere in tutta calma il nemico inerme. Di contro, adottare una determinata strategia nella collocazione degli scudi (per esempio), risulta utile per preservare l’attività in battaglia, per un maggior tempo possibile a patto di non gettarsi a capofitto contro i nemici. Nonostante la semplicità del gameplay, anche una parte di strategia ricopre un ruolo durante le battaglie e per poter vincere contro gli avversari. I componenti della squadra possono tendere trappole, aiutarsi a vicenda utilizzando il raggio riparatore, altri ancora sorvolano dall’alto il campo di battaglia aiutando i compagni a colpire i nemici, altri ancora si muovono veloci via terra sfruttando l’estrema velocità per esplorare e ritirarsi indenni. Insomma c’è ne è un po’ per tutti i gusti e starà al giocatore creare varie tipologie da sfruttare al meglio nei diversi match.
Graficamente il titolo rispecchia in pieno l’aspetto semplice a cubi che ben si sposa con lo stile scelto per l’esperienza di gioco. La potenza del sistema di crafting in accopiata a questo stile saprà soddisfare comunque i giocatori a patto di non ricercare un impatto grafico da spacca mascella. Le ambientazioni invece sono piuttosto scarne, mancano di dettagli anche se nell’essenza servono a sufficienza per lo scopo. La natura free to play si rispecchia anche nei requisiti minimi, facilmente raggiungibili dalla maggior parte degli utenti. Non manca la possibilità di pagare per poter recuperare facilmente pezzi, guadagnare più velocemente esperienza o acquisire armi potenti da installare immediatamente. La fase Early Access non può che confermare l’impegno continuo da parte degli sviluppatori che periodicamente rilasciano aggiornamenti. Un free to play molto interessante e che nella sua semplicità saprà invogliare i giocatori a costruire, sperimentare e combattere con le proprie creazioni.