Sushi-fi
Mi inchino alla superiorità del Sol levante. Che per quanto noi in occidente ci impegniamo con i vari “Machete kills” e “Uomini con i pugni di ferro”, i giappi sono comunque avanti anni luce; un altro mondo, un altro pianeta, un altro livello di orrido.
C’e’ un cyborg geisha, naturalmente donna, naturalmente gnocca, con la sorella geisha pure lei, e cyborg anche lei, o meglio, un misto tra giapponesa e impianti meccanici sottopelle….le mitragliatrici sulle tette le abbiamo gia viste? Nessun problema, qui ci sono le spade dal culo, e le pistole sotto le ascelle.
Non vi basta? Il cyborg geisha perde le gambe in combattimento…lo ricostruiscono, ci mettono i cingoli, e lei, arrabbiatissima, con la chitarra in mano come Toto Cutugno corre, anzi cingola, alla battaglia finale. Se la vedra’ con un palazzo robot (!!?), gigantesco, che ha una bomba atomica appesa al collo.
Il massimo della perversione si raggiunge guardandolo in giapponese con i sottotitoli in russo.
Robogeisha e’ un film che dovrebbero vedere tutti. Perche’ e’ il nonsense puro virato a capolavoro. Si ride strano, tra gore surreale e dialoghi decontestualizzati, tra grattacieli che sanguinano e tengu in autoreggenti. Un mito assoluto. Io devo ringraziare i cine-perversi che tra le pagine di questo blog me lo hanno consigliato. E siccome il Blog e’ anche e soprattutto condivisione, non posso che dare eco a quella vocina malsana che mi aleggia in testa.
Doveva essere uno specialone questo post, perché il genere non si riduce a “Robogeisha” ed al fratellino “Ninja contro alieni“, ma esiste tutto un sottobosco di sushi-fi simile che devo assolutamente sciropparmi al piu’ presto. (Chi ne volesse sapere di piu si senta libero di scuriosare nella sezione “media” del Cinemanometro) Doveva essere uno specialone dicevo, ma cosi’ non e’ stato… Troppa la voglia di condivdere subito un esperienza che nel bene o nel male cambiera’ per sempre il vostro rapporto con il cinema, e col Giappone tutto.