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Robot prostitute, il futuro del turismo sessuale

Da Pattici @EdeaImage
SESSO HI-TECH
Ok, ok posso capire la vostra reazione, i vostri commenti e tutto quello che vi possa passare per la testa. Condivido anche se non vi leggo nel pensiero, eppure, questa notizia è realmente meno virtuale di quanto possa essere.

Prima di qualsiasi recensione, vi invito a guardare questo video che sta circolando nel web ormai da un pò di tempo, ma tutto è sempre restato sommerso.




Il futuro delle prostitute? Quello di diventare robot! Non è uno scherzo, bensì il risultato di un vero e proprio studio condotto da Ian Yeoman, professore di management, e Michelle Mars, sessuologa, entrambi dell’Università degli Studi della Scuola di Wellington Victoria. Nel loro articolo, intitolato “Robot, uomini e turismo sessuale” e pubblicato sulla rivista Futures, i due studiosi ipotizzano un futuro nel quale le prostitute non saranno più formose e in carne ed ossa, ma fatte di circuiti e di plastica. Le previsioni fatte dalla European Robotics Research Network parlano chiaro: entro cinque anni, infatti, la gente avrà rapporti sessuali con i robot. Ed è per questo che i due studiosi ritengono che l’idea del loro progetto possa venire accolta in modo favorevole dall’opinione pubblica.
Robot prostitute, il futuro del turismo sessuale
l fine? Quello di fornire una volta per tutte una possibile soluzione a molti dei problemi legati al sesso a pagamento, solo alcuni su tutti quello della trasmissione di malattie, ladrogae lo sfruttamento minorilecon la conseguente tratta di esseri umani. Inoltre, a detta di Yeoman e Mars, i bordelli del futuro potrebbero risolvere anche il problema dellacriminalitàlegata allaprostituzione. Fattore, quest’ultimo, non trascurabile e, anzi, decisamente voluto dalle autorità che, in questo modo, potrebbero regolamentare questo tipo di attività, attraverso un controllo diretto sui prezzi delle professioniste robotizzate, le ore di servizio e le prestazioni sessuali. Non più ragazze costrette a prostituirsi e provenienti dall’Europa dell’Est, dunque.Nell’immaginario dei due scienziati neozelandesi, l’inedito scenario del distretto a luci rosse di Amsterdam e come questo potrebbe apparire nel 2050. Perché proprio la capitale olandese? Perché da tempo ci si interroga sull’opportunità di fermare il commercio del sesso. E il progetto sarebbe proprio quello di offrire agli avventori di Yub-Yum, questo il nome del distretto del sesso a pagamento, una gamma molto ampia e diversificata di uomini e donne, di diverse razze ed etnie, di ogni età e di ogni corporatura, in grado di parlare qualsiasi lingua e, soprattutto, provvisti di ogni nozione riguardo le pratiche sessuali.Incredibile ? Mica tanto ...

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