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Roccocò

Da Lisbeth @minpeppex
Lo so che i roccocò sono dei dolcetti napoletani tipici delle feste natalizie, ma perché essere così fiscali? Voglio dire, ma che negli altri periodi dell'anno cambiano sapore o sono meno buoni? No... e allora? Perché lasciarsi condizionare da queste regole e regolette??? Natale... Pasqua... stàvvede! tutti i momenti sono buoni quando c'è da preparare qualcosa di buono! E poi, a Natale scorso, ero troppo impegnata con le mie prove tecniche di panettone... non potevo distogliere la mia attenzione con altre sperimentazioni ;-)
Roccocò
La ricetta seguita è quella della magica Iris, e chi altri sennò??? ;-) Però io ho fatto la mezza dose ed i miei sono venuti più piccolini, nel senso che sono meno tozzi perché i bastoncini li ho fatti più sottili e lunghi, e ce ne sono usciti una ventina.
  • 175 g di zucchero
  • 200 g di farina
  • 25 g di farina di mandorle
  • 50 g di mandorle intere
  • 1 pizzico  di ammoniaca
  • 50 g canditi (arancia e cedro)
  • scorza grattugiata di 1 arancia
  • un cucchiaino di pisto (*)
  • 75 ml scarsi d'acqua
  • 1 tuorlo per spennellare 
(*) Il pisto è una roba che qui da noi non si trova, o forse si troverebbe pure, andando nei negozi giusti, ma io non avevo voglia di mettermi in cerca anche perché, avendo già tutti gli ingredienti di base, prepararselo da soli è uno scherzo da ragazzi. E' una miscela di spezie: cannella, anice stellato, coriandolo, noce moscata, chiodi di garofano, che io ho pesato tutti in ugual quantità e triturato finemente, fino a ridurli in polvere, col mio fido accessorio tritatutto del Ken.
RoccocòRoccocò
Ragazzi, che profumo inebriante!!!
Roccocò
Dunque, procedendo con la ricetta dei roccocò, questa volta ho impastato tutto a mano sul piano di lavoro, ma la prossima volta metto tutto nel Ken e faccio lavorare lui ;-)Nella ciotola versare la farina con l'ammoniaca miscelata, fare la fontanella al centro e versarvi lo zucchero, il pisto, la farina di mandorle, i canditi, la scorza d'arancia e poca acqua. Avviare la frusta a K e man mano continuare ad aggiungere l'acqua, poca per volta, anche perché non è detto che si debba usare tutta. L'impasto deve venire bello sodo e staccarsi dalle pareti della ciotola.Appena pronto, tirarlo fuori e metterlo sul piano di lavoro che, se l'impasto avrà raggiunto al giusta consistenza, non avrà bisogno di essere infarinato. Allargarlo e aggiungere le mandorle intere, mescolando energicamente per farle disperdere bene nell'impasto. Tagliare via dalla massa dei pezzi e lavorarli per formare dei bastoncini di cui si uniranno le estremità, a formare delle ciambelline. Disporle, ben distanziate l'una dall'altra, su 2 leccarde foderate di cartaforno e intanto scaldare il forno a 180°, ventilato se si pensa di infornare le 2 leccarde contemporaneamente, e spennellare le ciambelline col tuorlo d'uovo.
Roccocò
Far cuocere per 10-15 minuti, verso metà cottura ho invertito la leccarda inferiore con quella superiore. Sfornare, far stiepidire e trasferire i roccocò su una gratella di raffreddamento. Raffreddandosi diventeranno molto duri, è esattamente così che devono essere.Sono talmente profumati di spezie che durante la cottura non si sentirà per niente quel fastidioso odore dell'ammoniaca, e sono favolosi accompagnati con una buona tazza di caffellatte, thé o vino rosso, magari un buon vin brulé ;-)

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