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Rococò, la leggiadra eleganza della camicia

Creato il 04 novembre 2013 da Kamiceria @Kamiceria

quadro rococo

Dopo gli ultimi strascichi di epoca Barocca, la moda del Rococò prende piede in Europa seguendo una pluralità di stili che indubbiamente influenzano la storia della camicia. Il primo filone è rappresentato dalla moda francese, all’insegna di eleganza, ricercatezza e raffinatezza. E’  proprio in Francia che, all’inizio del 1700 nasce lo stile del Rococò nelle sue variegate declinazioni artistiche e commistione di grazia, eleganza e delicatezza. Anche l’abito maschile e in particolare la storia della camicia ne sono influenzati: a inizio secolo e solo brevemente offuscata dallo jabot in pizzo si afferma la cravatta; il colletto della camicia si adatta, diventando una pistina attorno alla quale avvolgere con uno o più giri la cravatta allacciata a nodo mentre l’abito si porta slacciato, lasciando ben visibili gilet e camicia.

La camicia influenzata dalla moda inglese

Sul finire del secolo l’abito maschile risente sempre meno dell’esternazione del lusso in stile francese e sempre più dell’influenza della moda inglese. La nuova borghesia interessata a un modo di vestire più semplice e pratico, cercava un’eleganza sobria e meno appariscente nei colori ma più morbida e leggera nei materiali. La vita di città è diventata più dinamica e gli abiti, seppur ricercati nei tessuti, si adattano ai nuovi stili di vita: l’abit a la francaise diventa prerogativa delle grandi occasioni, cedendo il passo al frac e alla rendigote. La storia della camicia si arricchisce di nuove fonti: la carta stampata, dai giornali alle riviste specializzate, consente di parlarne con competenza e dovizia di particolari. Si legge così di camicie guarnite di lunghi manichetti, pizzi o di una gala di batista increspata, seguendo la moda in voga in Inghilterra.

La Rivoluzione francese, la fine di un’epoca

La moda del Rococò verrà rimpiazzata sul finire del secolo dal neoclassico, anticipato dalla Rivoluzione Francese che, spazzerà via gli ornamenti distintivi dell’aristocrazia, dalla parrucca alla cipria. Al grido di libertè egalitè fraternitè i sanculotti girano per le strade parigine con una camicia di cotone con il collo a bavero ‘alla Robespierre’, il gilet o la carmagnola senza cravatta mentre re e aristocratici vengono condotti alla ghigliottina in maniche di camicia.

Un’epoca di transizione, della quale la storia della camicia è stata particolarmente influenzata arricchendosi di nuovi dettagli che caratterizzeranno l’Ottocento, come vedremo nel prossimo post sulla storia della camicia.


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