Rodo Firenze primavera-estate 2013 / Rodo Firenze spring-summer 2013

Artigianalità, colori, fantasie e dettagli pregiati per la collezione Rodo Firenze primavera-estate 2013. Una tradizione che si tramanda di generazione in generazione passando attraverso le mani del visionario Romualdo Dori che ha fondato a metà degli anni ’50 la storica casa fiorentina ispirandosi a un simbolo della moda e dell’eleganza italiana dei primi del ’900, il cappello di paglia di Firenze, fino ad arrivare a Martina, ultima promessa, figlia di Maurizio, spirito e mente creativa da oltre vent’anni.
Suggestioni Seventies animano le superfici di scarpe e borse. Romantici fiori dipingono le zeppe dei sandali alla schiava, comodi passe-partout per lunghe passeggiate o eleganti dinner estivi, cuoi colorati e verniciati fasciano pochette e infradito, mentre catene preziose su tessuti di lino ricamano plateau e mule. Per la prossima stagione il team creativo di Rodo Firenze ha pensato a una collezione che evochi le immagini cariche e dense della natura. Legno e plexi vengono lavorati e “ipernaturalizzati” attraverso certosini procedimenti artigianali, mentre pelli di capretto, vitello e pitone sono metallizzate, sbiancate, specchiate opache, stampate Lizard e Vipera, oppure tinte d’argento, rame e platino. È lo spettacolo della natura che si fa protagonista. Gli anni ’70 di quando non si aveva paura di osare, di quando la moda era gioia e s’ispirava ai toni forti del mare e della terra. E proprio i medesimi colori si ritrovano sui materiali di altissima fattura: rosa cipria e antico, grigio nuvola, marrone, cuoio, verde acqua, salmone e giallo limone e blu.
La parte dedicata alla sera è un must con tante piccole pietre preziose: quei magici cristallized tm – Swarovski Elements che arricchiscono clutch, pochette e tacchi a spillo, creano ricami e geometrie brillanti che donano a ciascun pezzo quel tocco aristo-glam firma di ogni collezione Rodo Firenze.
Un mix perfetto fra l’eccellenza dell’hand-made in Italy e la creatività fresca e contemporanea. Quella di Martina e del papà artista Maurizio.