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Roger Vivier: Virgule ecc .. Sulle orme di Roger Vivier
Creato il 13 novembre 2013 da Moda Glamour Italia @ModaGlamourLa Mostra curata da Olivier Saillard, con la scenografia affidata a Jean-Julien Simonot, visitandola, potrete ritrovarvi di fronte ad opere di un museo dedicato alla calzatura, in modo da rispecchiare gli archetipi del Louvre o del Museo del Prado andando ad attingere alle ispirazioni di Roger Vivier. Il gusto per l'Africa, l'Oriente, il XVIII Secolo, la pittura Francese o Inglese, sono solo alcuni dei temi che vengono condivisi con il pubblico insieme alle istituzioni più importanti.
Il visitatore viene accompagnato in un viaggio, che lo porta nel XIX Secolo verso il delizioso charme dell'oggetto conservato. Le calzature prendono dalle stesse opere d'arte sia il titolo che il ruolo, che la mostra usa per potersi fondere sia con l'arte che con la moda. I quasi 140 modelli esposti nel Sautdu Loup, dentro il Palais de Tokyo, ripercorrono la carriera di Roger Vivier, inventore più che un semplice specialista di calzature il quale ha debuttato negli Anni' 30.
Roger Vivier percepiva la calzatura come una scultura, della quale non smetteva mai di mettere in discussione le forme: "Le linee mi hanno sempre appassionato", confidava il creatore. "Mi capita anche di rifare lo stesso disegno cinquecento volte, per essere sicuro di trovare l'idea giusta e di rispettare l'architettura del piede". I tacchi sono linee di forza: dal tacco a Spillo, che lui stesso fu il primo a disegnare nel 1954, al tacco "Etrave" (1958), fino al tacco "Choc" (1959) ed al sinuoso "Virgule", voluto come manifesto del proprio Marchio sin dal 1963. Le forme delle calzature continuavano a sedurlo, finché non riuscì a creare la tomaia più dritta e, nel 1958, la trasformò nella punta "Turc" o "Guitare"...
Innovatore sia della struttura che per la sua forma, Roger Vivier non disegna solo i ricami che gli davano la possibilità di elevare la scarpa e anche di renderla un'opera d'arte, ma si affidava al savoir-faire secolare di Maison come Rébé o Lesage.
Inoltre, grazie alla sua fama, fu l’unico collaboratore di Christian Dior, negli Anni'50, che mise il suo Marchio accostandolo a quello del grande stilista. Allo stesso tempo, la maggior parte delle sfilate di Parigi, da Schiaparelli a Yves Saint Laurent, risposero all’ eco dei passi delle sue splendide creazioni più forti che, sin dal 1963, gli fecero prendere la decisione di fondare una propria Maison.
Le generazioni future vanno ad associare il nome di Roger Vivier a una lista di donne d'eccezione. Lui firmò le calzature indossate dalla Regina Elisabetta II per la cerimonia della sua incoronazione, nel 1953. Quest'aura monarchica richiamo’ varie clienti, tra le quali ricordiamo la Duchessa di Windsor o la Principessa Soraya d'Iran, che possiamo facilmente immaginare, dentro un grande salone, a fianco di Marlène Dietrich, Elisabeth Taylor, Jeanne Moreau e Brigitte Bardot... Tutte desideravano le sue creazioni. Ludiche e sorprendenti, passando dai tacchi a spillo, alle scarpe indossate da Catherine Deneuve in "Belle de Jour" di Buñuel del 1967, fino ad arrivare al modello che lo contraddistingue, grazie alla celebre ed iconica fibbia d'argento.
Sin dal 2002, la Maison Roger Vivier ha sempre avuto l'obiettivo di arricchire il suo patrimonio con l'acquisizione degli esemplari storici d'eccezione, conservati gelosamente nel Musée De La Chaussure de Romans esponendoli tra i 140 esemplari al Palais de Tokyo.
A queste calzature e accessori ritrovati negli archivi della Maison, vanno ad aggiungersi prestiti che arrivano dalle più importanti istituzioni mondiali, sia private che pubbliche: il MetropolitanMuseum of Arts di New York, il BATA ShoesMuseum di Toronto, ma anche il Musée de la Chaussure de Romans o il Palais Galliera, museo della moda della città di Parigi.
Questi frammenti di storia della moda hanno dato prova, della loro modernità, proprio grazie alla personalità di Bruno Frisoni che, dal 2002 é Direttore Creativo della Maison Roger Vivier, tramandando l'unicità e la notorietà a livello Mondiale. Con rispetto, creatività e modernità gestisce il marchio della di questa Maison d'accessori di lusso, simbolo di uno Chic Parigino, e impersonato con eleganza dalla sua ambasciatrice, Inès de la Fressange. Con la sua creatività, sempre ammirata dalle donne più eleganti, come Carla Bruni-Sarkozy, CateBlanchett, Anne Hathaway, Nicole Kidman e Julia Roberts, Bruno Frisoni trasforma con malizia le linee delle nuove Collezioni, giocando, tra gli altri, anche con il nobile tacco Virgule, che consacra come punto di riferimento nelle sue creazioni.
Per Maggiori Informazioni: www.palaisdetokyo.com
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