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Rohani aumenta le spese per pasdaran e artesh. velayati: “bashar al assad e’ una redline”

Creato il 10 dicembre 2013 da Nopasdaran @No_Pasdaran

Il Presidente Rohani ha presentato al Parlamento la proposta di budegt del Governo iraniano per il 2013-2014. Il presidente, lo ricordiamo, è stato eletto da buona parte del popolo iraniano per ridare respiro all’economica del Paese, troppo preda della corruzione e dei Pasdaran. Le Guardie Rivoluzionarie, come noto, controllano ben il 30% dell’economica del Paese, mentre il resto è praticamente nelle mani della Guida Suprema o del Governo stesso. Considerando la crisi, quindi, gli osservatori si erandett sicuri che il bilancio preventivo che il Presidente Rohani avrebbe presentato – soprattutto in questo periodo di distensione politica internazionale (o meglio appeasement) verso la Repubblica Islamica – sarebbe stato orientato ad incrementare le spese per la creazione di nuovi posti di lavoro.

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Bene, possiamo sicuramente dire che le aspettative sono state pesantemente deluse. Nonostante gli attacchi contro l’ex Presidente negazionista Ahmadinejd in merito alle sue scelte economiche, quello che Hassan Rohani ha presentato al Parlamento è praticamente un bilancio da Paese in guerra. Il Governo iraniano, infatti, ha previsto di aumentare nel 2013-2014 del 50% le spese per l’esercito (Artesh), del 60% le spese per il Ministero degli Esteri e per il Consiglio dei Guardiani della Rivoluzione e del 30% le spese per i Pasdaran. Hassan Rohani, colui che ha giocato la sua elezione sulla crisi economica e sulla necessità di tagliare i costi, ha presentato un budget che prevete una spesa totale di 74 millioni di dollari, il 30% in più di quanto previsto dalla previsione di bilancio presentata da Ahmadinejad un anno fa.

velayati

La decisione di Rohani, indirettamente, si ricollega alle affermazioni di Ali Akbar Velayati – consigliere militare della Guida Suprema – sul Presidente siriano Bashar al Assad. Parlando del conflitto in Siria, infatti, Velayati ha detto che il Presidente Assad rappresenta per Teheran una linea rossa. Ben si capisce allora quali sono le linee che il Governo iraniano intende seguire nel prossimo anno: continuare ad esportare la violenza fuori dai confini dell’Iran (tramite i Pasdaran) e prepararsi militarmente per un prossimo conflitto esterno (Artesh e Pasdaran). Allo stesso tempo, però, il Presidente Rohani non intende fermare l’offensiva diplomatica avviata in questi mesi e per questo ha previsto anche un solido aumento delle spese per la diplomazia.

L’inganno iraniano, purtroppo, continua senza tregua…


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